Le applicazioni che fanno uso di Dropbox, per salvare file in uno spazio on line, stavano conoscendo man mano la politica restrittiva di Apple. Molte di queste app erano finite fuori dall’App Store perchè il regolamento di Apple prevede la possibilità da parte della società di richiedere il 30% di commissioni su ogni tipo di abbonamento richiesto attraverso le applicazioni.
Una sorta di tributo che Apple richiede in cambio della visibilità nell’App Store. Per tale motivo il problema principale consisteva nel fatto che la società volesse una parte degli introiti delle sottoscrizioni ai servizi a pagamento di Dropbox. Dopo una lunga telefonata, dichiara Brian Smith, la soluzione è stata una sola: eliminare il link alle sottoscrizioni del servizio a pagamento di Dropbox nella SDK. Ora, infatti, gli sviluppatori non riscontrano problemi nelle approvazione delle app.
Purtroppo Apple non è famosa per la sua capacità di scendere a patti. Quando si convince di una cosa va avanti come un ariete, consapevole di avere molte volte il coltello dalla parte del manico.
Vorrei solo correggere il fatto che Apple non chiede per tutti il 30%. In Italia chiede il 40% !