Il giudice Koh aveva sperato fino all’ultimo minuto: un accordo tra Apple e Samsung in grado di evitare ulteriori studi su quel caso che si mostra tra i più difficili del decennio. In ballo ci sono ben 2,5 miliardi di risarcimenti e tante royalties future chieste da Apple. In ballo c’è un colpo talmente potente da riuscire ad azzoppare Samsung.
Per favorire l’accordo, come nei migliori film americani, c’era un salotto di un albergo di lusso, tanti avvocati e i due CEO: Tim Cook per Apple e Kwon Oh Hyun per Samsung. Sul banco documenti da firmare e penne di lusso. Tutto lasciato intonso, perchè Apple non ha nessuna intenzione di scendere a compromessi con Samsung.
Probabilmente se ci fosse stato ancora Steve Jobs sarebbero volate anche parole pesanti come macigni. L’ex CEO di Apple non amava chi copiava i suoi prodotti, i suoi bambini. L’obiettivo di Apple non sono i 480 milioni di dollari stimati da Samsung, ma colpire la società nell’orgoglio. Avere tra le mani una sentenza che provi a tutto il mondo che la copia c’è stata, che i coreani hanno minato il successo della Mela con l’inganno anzichè puntare all’innovazione.
L’accordo si sarebbe raggiunto solo se Samsung avesse acconsentito ad ammettere i suoi errori e pagare, cosa che ovviamente non accadrà . Ma questo forse il giudice Koh lo sapeva.
questa pubblicità mi fa sempre morire .. penso allo spettatore che dice “strano quel coso alieno sulla destra … ma cos’è quell’oggetto d’arte lì dietro a sinistra ?” epic fail
nella vita bisogna avere sempre un piano b.
chissà chi ce l’ha migliore