Recentemente mi sono trovato ad acquistare il libro “Lettere a Steve Jobs” scritto da Gladis Ubbiali, un giornalista della CNN. Nel libro si racconta il rapporto dell’ex CEO di Apple con le e-mail. Steve Jobs, infatti, non curava un blog, non aveva un account di Facebook e neanche uno di Twitter.
Le uniche conversazioni che aveva con gli utenti erano di persona oppure mediante le e-mail. Ogni giorno riceveva tantissime e-mail anche perchΓ© il suo indirizzo, sjobs@apple.com, era di dominio pubblico. Si dice che la sua interazione epistolare avvenne a partire dal 1997, quando fece ritorno in Apple.
All’epoca ricevette un’e-mail da Adam Tow, uno sviluppatore che produceva software per il Newton, una sezione che poi Jobs chiuse qualche mese dopo. Da allora periodicamente alcuni siti hanno pubblicato le e-mail e cancellate quelle non verificabili. Una fenomenologia raccontata all’interno di questo libro che integra anche alcuni elementi della storia di Apple.
“Lettere a Steve Jobs” Γ¨ disponibile su Amazon al prezzo di β¬ 10,13 per la versione cartacea e β¬ 8,99 per avversione per Kindle. Il libro Γ¨ formato da 163 pagine ed Γ¨ edito da Rizzoli Etas.