A due anni dalla morte di Steve Jobs, il giornalista Fred Vogelstein ha ricordato il giorno della presentazione del primo iPhone, esattamente il 9 gennaio del 2007, in cui fu presentato al mondo uno smartphone rivoluzionario. Quel giorno, racconta, l’iPhone non era stabile come sembrava.
Erano state prodotte appena 100 unità e molte di queste erano piene di difetti, come la scocca montata male, lo schermo non in linea e così via. Steve Jobs lavorò molto sodo con il team di ingegneri perché iOS 1 era molto instabile e in fase beta. Qualche giorno prima della presentazione il team lavorò per comprendere cosa presentare senza far riavviare il telefono o creare errori.
Per esempio se si apriva Mail e si navigava non si avevano problemi, ma se si navigava e poi si apriva Mail il telefono si riavviava. Steve Jobs fece anche modificare la barra di ricezione del segnale telefonico per mostrare tutte e cinque le tacche per tutto il tempo, ma in realtà il segnale era ballerino e si rischiava di non poter telefonare.
Il sistema operativo era molto instabile e durante la presentazione non era stato escluso un riavvio o un crash. Fortunatamente le prove e l’abilità di Steve Jobs portarono alla presentazione più bella di sempre, cambiando il settore telefonico per sempre.
Quello che mi chiedo io è perché non hanno aspettato qualche settimana in più.
È andata bene comunque, quindi…
Perchè non potevano. Dovevano arrivare prima della concorrenza altrimenti nessuno di sarebbe accorto di loro. Così hanno fatto. Il resto è storia, come si suol dire…