C’è molta confusione sull’argomento dei link verso contenuti coperti da copyright. Il caso più emblematico che ricordi è quello del giornale Il Post che, nel 2010, pubblicò degli articoli con dei link per seguire le partite dei mondiali di calcio in streaming. Dopo una causa di RTI, fu costretta a risarcire 10.000 € per i danni causati dal traffico perso sulle reti, poiché per le partite erano stati pagati dei diritti di esclusiva.
Un recente verdetto della Corte di Giustizia Europea, però, ha dichiarato che inserire link al proprio sito che rimandano a contenuti coperti da copyright non è illegale se il sito indicato è pubblico ed è gratuito.
Il caso specifico si riferisce a dei giornalisti svedesi che avevano fatto causa a dei siti contenenti dei link ai loro scritti. Scritti caricati in un sito disponibile al pubblico, quindi dove non era richiesto di pagare abbonamenti e dove erano stati applicati dei blocchi per i non abbonati.
Questo crea un precedente e offre la possibilità di interpretare la sentenza a favore di chi pubblica dei link. Se il contenuto è su un sito dove tutti possono accedere, deve essere questo a rispondere alla legge sui diritti d’autore e non la persona che ha pubblicato il link.
Se l’interpretazione è giusta allora possiamo avanzare l’ipotesi che Il Post non ha in realtà torto, così come non hanno torto quei forum dove si pubblicano dei link a dei video su internet, sia essi coperti da copyright che non, perché sono siti aperti al pubblico.
Oh, finalmente !!!