Se vi chiedessi come stiamo messi a velocità di connessione in Italia, probabilmente potrei immaginare la risposta: non bene. Purtroppo gli operatori di connessione di rete fissa hanno preferito sfruttare fino all’ultimo il doppino in rame, piuttosto che farsi carico della costruzione di una rete in fibra ottica.
Cambiamento che sta avvenendo solo di recente mediante degli investimenti che si protrarranno fino al 2022. Un tempo estremamente lento per una tecnologia che dovremmo aver avuto già tutti nelle nostre abitazioni.
E infatti nelle classifiche di Akamai siamo agli ultimi posti. L’Italia è al 54° posto nella classifica mondiale e al 23° posto in quella europea. La connessione media italiana è di 6,4 Mbps. Una velocità superiore al 12% rispetto a quella registrata lo scorso anno, ma non ancora sufficiente per avanzare in classifica.
Al primo posto nel mondo abbiamo la Corea del Sud con una velocità media di 23,1 Mbps, in calo dell’11% su base annuale. Seguono Hong Kong con 17 Mbps e il Giappone con 16,4 Mbps. La media mondiale è di 5,1 Mbps, in crescita del 17% su base annuale.
Per quanto riguarda l’Europa, invece, al primo posto troviamo la Svezia con 16,1 Mbps, seguita da Svizzera (15,6 Mbps) e Olanda (15,2 Mbps). Peggio dell’Italia c’è la Turchia con 6,3 Mbps.