Apple Music

Avete presente quelle persone un po’ bruttine e goffe che si descrivono sempre come fantastiche e brillanti? Lo fanno come forma di marketing, per provare a generare una sensazione di convincimento nell’interlocutore. A volte ho questa sensazione quando si parla di alcuni prodotti di Apple.

Apple Music, per esempio, non è un servizio molto amato. Personalmente ho la sensazione che funzioni molto con l’abbonamento per famiglie, che per 14,99 € al mese permette fino a 6 persone di ascoltare la musica senza limiti.

Tim Cook, al Wall Street Journal, ha dichiarato che gli abbonati paganti di Apple Music sono 6,5 milioni e secondo me, buona parte, sono degli abbonamenti per famiglie. Una cifra molto bassa rispetto ai 20 milioni di abbonati paganti di Spotify, che fa specie soprattutto alla luce del fatto che la società ha una potenza di fuoco come iOS, dove il servizio è integrato di base, e ha regalato 3 mesi di prova. Abbastanza per fidelizzare l’utente.

L’espressione “Piace a moltissime persone fortunatamente” dichiarata da Cook, è un modo per dire “Dovresti farne parte anche tu”. Ma personalmente, allo stato attuale del servizio, non mi piace utilizzarlo.

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7 Comments

  1. Abbiamo capito non ti piace e non perdi occasione per sottolinearlo. Ciò non toglie che 6,5 milioni in 3 mesi non è un buon risultato è un risultato mostruoso non ammetterlo è rifilare la storiella delle persone goffe non fa che sottolineare la poca imparzialità nel scrivere l’articolo IMHO.
    Quello che Spotify ci ha messo anni a fare Apple l’ha fatto in poco meno di 3 mesi, la preannunciata moria di utenti non è avvenuta guardala come vuoi ma per ora Apple Music è un successo e nel tempo annienterà Spotify per il semplice fatto per cui Apple ha e può avere accordi con le major e gli artisti che Spotify non può che sognare

    1. Non sono d’accordo con te. Spotify ha costruito il suo mercato in anni solo perché si è aperta gradualmente nei vari paesi e ha atteso l’espansione del modello dello streaming musicale.

      Alla luce del fatto che Apple ha integrato Apple Music in tutti i dispositivi con iOS, alla luce del fatto che i dispositivi con iOS sono centinaia di milioni, aggiungendo la potenza del brand Apple e i 3 mesi di prova gratuita, 6,5 milioni non sono per nulla mostruosi.

      1. Confronta i servizi concorrenti come Google Play Music installato su molti più milioni di smartphone e tablet di Apple Music e fai un confronto degli utenti paganti a 3 mesi di distanza dal lancio dell’uno e dell’altro poi riparliamo se 6,5 milioni di utenti paganti per un servizio che ha poco più di 3 mesi sono un risultato modesto o mostruoso.
        Kiro ripeto la tua obiettività in questo caso è accecata dal tuo malcelato disprezzo per il servizio.

        Giusto per capire a 3 mesi cosa ti aspettavi 30 milioni di utenti paganti? A molta, moltissima, gente il servizio non interessa perché semplicemente non “consuma” così tanta musica e preferisce acquistarla (o molto più probabilmente piratarla).

        Spotify ha costruito il suo mercato in anni solo perché si è aperta gradualmente nei vari paesi e ha atteso l’espansione del modello dello streaming musicale. Vero ci ha messo comunque anni ad arrivare a quell’obiettivo Apple 3 mesi i motivi poco contano. Parlando di futuro, Spotify ad oggi è in perenne perdita perché gli utenti NON paganti costano più dei ricavi derivati dagli utenti paganti, Apple non ha questo problema, inoltre come già detto Apple può vantare accordi con major e artisti per aggiudicarsi esclusive o persino produrre album/singoli/video ed oltretutto paga più gli artisti che non guasta mai.

        Se poi vogliamo fare confronti quanti sono di quei 20 milioni di utenti paganti che hanno un contratto a 0,99€ o quelli che se lo sono ritrovato infilato in qualche offerta?
        A mio avviso già oggi il servizio di Apple nel complesso è migliore di spotify con un miglioramento dell’interfaccia (che per me non è malissimo) e un eliminazione dei tempi di buffering sarebbe perfetto.

  2. Il mercato dello streaming musicale sarà SEMPRE un flop per la semplice motivazione che chi ascolta veramente la musica preferisce supporti originali e sistemi d’ascolto di migliore qualità rispetto ai device. Infatti se paragoniamo il numero di vinili venduti, di impianti hi-fi e di mercato per collezionisti i numeri di tutti i servizi per lo streaming messi insieme sono un annualità! Inoltre aggiungiamo che i cataloghi sono alquanto imbarazzanti dato che contengono solo musica commerciale che a differenza di quanto si pensi è un mercato piccolissimo nonostante la continua pubblicità.

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