feed RSS

Alcune grandi invenzioni sono nate per caso. Il sapone, per esempio, sarebbe nato dallo scontro casuale del sale con la soda. Nicolas Leblanc si accorse che quella sostanza riusciva a togliere le macchie e pulire la pelle.

I feed RSS, invece, sono nati da Apple. La società stava lavorando alla realtà virtuale, come racconta Ramanathan Guha che fu assunto nel 1994. Dal progetto X nacque Hot Sauce. Questo software riusciva a mostrare un sito web sotto forma di etichette colorate.

Si partiva dal verde (la home page) e si navigava tra i vari link di colore arancione, rosso, viola e così via a mano a mano che ci si immergeva sempre più in profondità nel sito, tra i vari link ramificati, con una grafica che impilava le etichette su un piano.

Quanto Steve Jobs tornò in Apple nel 1996, Hot Sauce finì nella lista di prodotti superflui che dovevano essere sacrificati per far tornare Apple in positivo. Così Guha finì in Netscape, la società che ha realizzato il primo browser commerciale, in cui c’era Tim Bray che lavorava sul formato XML.

I due presero il formato MCF usato da Hot Sauce, lo mescolarono con il XML e da questa ricerca nacque il RDF, che poi è il formato padre della tecnologia dei feed RSS.

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