A quanto pare il futuro di Apple potrebbe farsi molto difficile dopo la vittoria di Trump. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, uscito vittorioso in un’ondata di populismo, ha già avuto degli screzi con la società in passato.
Durante la campagna elettorale aveva addirittura indetto un boicottaggio dei prodotti Apple perché la società di Cupertino non si piegò al volere dell’FBI. Ente governativo che lo ha anche aiutato creando uno scandalo contro la concorrente Hillary Clinton. Successivamente si scoprì che Trump continuava ad usare prodotti Apple e ad avere azioni della società .
Inoltre il caro Donaldo ha dichiarato più volte che, in caso di vittoria, avrebbe obbligato Apple e altri colossi tecnologici ad abbandonare completamente la Cina, per produrre negli Stati Uniti i loro prodotti e dare lavoro solo agli americani.
Operazione che, se entrasse in porto, potrebbe portare ad un aumento dei prezzi di tutti i prodotti Apple. Al momento la società produce i Mac negli Stati Uniti e i prezzi non sono rimasti costanti, anzi, sono aumentati.
C’è un’aspetto che però potrebbe giovare ad Apple. Trump ha anche promesso di abbassare le tasse alle aziende americane al 15%, contro il 26% pagato attualmente da Apple. Inoltre il neo presidente degli USA dichiarò di voler introdurre una tassa di importazione dei capitali detenuti all’estero del 10%, contro l’attuale 35%. Questo potrebbe convincere Apple a rimpatriare le riserve estere e investire di più negli Stati Uniti.
Come andrà a finire in tutto questo turbine di promesse e proposte? Ovviamente lo scopriremo insieme giorno dopo giorno.
Se le promesse di Trump sono come quelle di Renzi allora possiamo stare tranquilli che ciò suddetto non avverrà .
Presente B e il suo milione di posti di lavoro o altre cose simili? Beh, è una cosa ancora peggiore….
Accidenti al peggio