Nell’ultimo anno Apple ha pagato in totale circa 10,4 miliardi di dollari in tasse in tutto il mondo. Buona parte di questo denaro è finito negli Stati Uniti, dove la società di Cupertino si ritiene tra i maggiori contribuenti di tutto il Paese.
Ma il denaro non è a senso unico. Apple riceve anche dei soldi dagli Stati Uniti. Come? La società ha oltre 200 miliardi di dollari in riserve. Le riserve sono divise in titoli a breve, medio e lungo termine. Apple possiede, per esempio, una bella fetta di debito pubblico americano.
I titoli del tesoro americano macinano interessi e ovviamente la società li incassa. In base alle recenti stime, dal 2012 ad oggi, quindi in 4 anni, Apple ha ricevuto ben 590 milioni di dollari in interessi dallo stato americano.
Ci sono anche altre aziende che hanno ottenuto soldi, come Cisco (430 milioni), Johnson&Johnson (160 milioni) e Google (150 milioni).
La società di Cupertino avrebbe 41,7 miliardi di dollari in debito pubblico americano. Somma che potrebbe salire se Trump permetterà di importare i capitali esteri. Il neo presidente degli Stati Uniti promise di far scende l’imposizione fiscale per i denari tenuti all’estero dal 35% attuale, al 10%.
Se così fosse Apple potrebbe comprare altri titoli americani. La domanda a questo punto è: quante di quelle riserve sarebbero state tasse versate in Europa se l’Irlanda non avesse permesso le agevolazioni fiscali?
Capitali sotratti tra le altre cose all’erario di mezza Europa, a conto fatti circa 20 miliardi di euro, tra i vari cambi (periodi di cambio), qualcosa come 25 miliardi di Euro…