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L’App Store è un classico esempio di globalizzazione dei mercati. Attualmente, infatti, il negozio di applicazioni per iOS è disponibile in ben 155 paesi nel mondo. L’Iran, però, non è tra questi.

Al momento Apple non ha un negozio in Iran per via della mancata collaborazione dello stato iraniano. La crescita di sviluppatori e startup, quindi, è un vero calvario in quella nazione. Di solito chi prova a creare un proprio business per mezzo di applicazioni finisce con il pubblicarle in altri paesi.

Purtroppo la cosa non avviene sempre per il verso giusto. Ne è un esempio Digikala, un ecommerce iraniano, che si è visto cancellare l’applicazione. In base ai motivi ufficiali, l’app viola l’Iranian Transactions Sanctions Regulations e non può operare nell’App Store.

In pratica Digikala usa Shaparak come sistema di pagamento, collegato alla banca centrale iraniana. Il pericolo è vedere usare questo sistema nelle app senza il controllo iraniano, fino ad attivare la fuga di capitali dalla nazione. Per evitare ogni tentativo, l’Iran preferisce non offrire questa libertà.

Per tale motivo fare business con le applicazioni in Iran è molto difficile. Al momento non sappiamo se tutte le app simili nate nella nazione saranno eliminate oppure no.

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1 Commento

  1. In Iran già è problematico arrivare a vedere l’alba del giorno successivo, quindi ho come l’impressione che dell’apple Store gliene importi davvero poco.
    😉

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