Pegatron

Apple conduce delle indagini ogni anno, così come le conducono organizzazioni esterne. Sono indagini per verificare il rispetto dei diritti dei lavoratori presso i fornitori, soprattutto chi assembla gli iPhone. I dati ufficiali riportano una situazione abbastanza corretta, dove il 99% delle volte si rispettano gli orari di lavoro, la paga e la formazione. Ma è veramente così?

Dejian Zeng è uno studente della New York University che ha deciso di effettuare un tirocinio proprio presso una fabbrica di Pegatron. La fabbrica di ChangShuo era occupata nella produzione degli iPhone 6s e poi dei 7 nell’estate dello scorso anno, periodo in cui Zeng ha lavorato per 6 settimane.

Dopo la sua permanenza ha raccontato a BusinessInsider la sua esperienza. Zeng ha dichiarato che il processo di selezione è molto rapido: basta presentare una carta di identità che viene scansionata e inserita nell’archivio. La carta serve anche a verificare l’età dell’operaio. Successivamente vengono controllate le mani e viene effettuato un esame sulla salute, a pagamento, per verificare la presenza o meno di malattie. Donne incinte e malati non vengono assunti.

Il turno di lavoro è di 8 ore, senza giorni liberi. Pegatron si assicura di rispettare i tempi per ogni dipendente. Nelle statistiche ufficiali questi, per il 99%, non superano le 60 ore settimanali e la media di ciascun lavoratore è di 43 ore di lavoro settimanali. Molti, dichiara Zeng, chiedono espressamente di lavorare di più per guadagnare più soldi. Gli straordinari vengono pagati 1,5 volte di più del normale e la domenica porta alla paga doppia.

I dormitori non sono nella fabbrica. Degli autobus accompagnano e riportano i dipendenti in base ai turni di lavoro. Nel dormitorio ci sono stanze da 8 letti, quindi bisogna dividere gli spazi con tutti. Ci sono anche le docce in comune e il più delle volte c’è l’acqua calda. Chi si fidanza o sposa può decidere di dormire in un appartamento fuori, ma questo ovviamente è più costoso.

La mensa è nella fabbrica. In un turno di lavoro si ha diritto ad una pausa di 10 minuti e ad una pausa pranzo di 50 minuti. La mensa offre cibo semplice e leggero. Verdure, carne e poco altro. In totale tra lavoro, pause e pranzo si passano circa 12 ore nella fabbrica.

Il lavoro è stato molto ripetitivo. Si trattava di inserire una vite nel telefono ed effettuare dei controlli. Molti trovano il proprio lavoro noioso perché molto ripetitivo. Mentre si lavora è vietato ascoltare musica e parlare a voce alta. Gli ambienti sono molto puliti perché Apple non vuole che la polvere si avvicini ai componenti. La noia porta a molto turnover. Molti dipendenti lavorano poche settimane e poi cambiano fabbrica.

Il sistema di controllo sui dipendenti è presente e si intensifica quando bisogna lavorare su un nuovo modello. Tutti i dipendenti, dice Zang, sanno quando stanno lavorando su un nuovo iPhone. Dei metal detector evitano che vengano introdotte fotocamere o escano fuori dei componenti. Anche la spazzatura viene controllata.

Quando termina il turno si va a mangiare con gli amici o si resta in camera a giocare con lo smartphone. La vita sociale è alquanto piatta. Nonostante tutti lavorino agli iPhone, pochi ne hanno uno perché costa molto. La maggior parte possiede un Oppo. Nel dormitorio, dice Zang, c’è un sistema per avere il WiFi gratis. Si tratta di un sistema fatto di crediti.

100 crediti costano 5 yuan, circa 0,68 € e con 20 crediti si naviga per 24 ore. Ma volendo si possono avere crediti se si fanno delle cose, tipo scaricare delle app, lasciare delle recensioni e cose del genere. La quasi totalità delle persone preferisce fare quelle azioni. Sono probabilmente collegate a società che vengono pagate per influenzare la classifica delle app.

Zang ha confermato la presenza di ore di formazione sulla sicurezza delle persone e la loro cultura. Tutti devono sapere almeno l’alfabeto in inglese e nel caso di incidenti la società rimborsa le spese mediche senza molti problemi. La paga mensile ricevuta dal ragazzo è stata di 3.100 yuan, circa 424 €. Questo è il motivo, dice Zang, per il quale non sono ancora stati sostituiti dai robot: gli operai costano molto meno.

Join the Conversation

1 Comment

  1. A dir la verità i robot costano di più all’inizio, ma molto di meno se si pensa che il costo verrà ammortizzato negli anni a venire. Non a caso Tesla costruirà delle automobili quasi al 100% da robot.

Leave a comment

Cosa ne pensi?