
Con il nostro avvicinarci al settore della domotica, con lo sviluppo dell’internet delle cose, saremo costretti a fare attenzione anche ai dispositivi connessi alla rete in casa. Così ci troveremo a dover aggiornare il software dei frigoriferi, condizionatori, telecamere, riscaldamenti e così via, per eliminare le minacce alla sicurezza.
Minacce che sono sempre più reali. Come spiega il Kaspersky Lab, infatti, l’internet delle cose è già minacciato da suo primo malware. Hajime ha già infettato 297.499 dispositivi, di cui la maggior parte si trovano in Iran, Brasile e Vietnam.
Al momento l’uso di questo botnet resta sconosciuto. Il codice consente solo di collegare i dispositivi tra di loro scavalcando la password di protezione. In pratica l’attacco cerca di indovinare la password usando un database di quelle più semplici, per esempio “123456” o “password”.
Secondo i ricercatori non c’è stato ancora nessun utilizzo del sistema. Al momento il malware mira a creare una rete di dispositivi collegati tra di loro. L’uso resta sconosciuto. Da qui le ipotesi della sua creazione, probabilmente, da parte di qualche azienda di intelligence, anche perchè Hajime non attacca i sistemi della difesa americana.
Forse la CIA o un altro ente sta creando una rete per poi mirare degli attacchi in caso di necessità, accedendo a telecamere, microfoni, schermi e così via. Il consiglio per mettersi al riparo è aggiornare sempre il firmware e usare una password complessa, in modo da evitare l’infezione del botnet.
