Uno dei gesti più famosi in iOS è lo “Slide to Unlock”, lo scorri per sbloccare. Un gesto diventato così caratteristico, da spingere Apple a fare causa a Samsung quando quest’ultima lo copiò nei suoi smartphone. Ma come è nata quella gesture?
La nascita di quella funzione viene raccontata da Bas Ording, un designer di interfaccia utente che ha lavorato per Apple per 15 anni, in un’intervista di CultofMac. Il tutto nasce dall’esigenza di evitare che l’utente azionasse per sbaglio delle funzioni mentre aveva l’iPhone in tasca.
Il team di ingegneri, infatti, inizialmente pensavano che bastasse usare il sensore di prossimità per disattivare lo schermo. Inserendo il telefono in tasca, così, si evitava di toccare icone e pulsanti. Steve Jobs, però, ritenne che sarebbe stato più prudente avere una schermata di blocco. In questo modo, anche se lo schermo si fosse attivato inavvertitamente, non si sarebbe premuto nulla.
Per questo motivo Bas Ording fu impiegato per la costruzione di un sistema di uscita da quella schermata di blocco. Ci furono inizialmente diverse idee. Si provarono delle soluzioni che prevedevano l’uso di due dita: un doppio tap sullo schermo con due dita, un pintch-to-zoom e un doppio slide come ad aprire una porta.
Alla fine Jobs ritenne che l’ideale sarebbe stato usare una sola mano, visto che l’utente avrebbe estratto al volo il telefono dalla tasca, per poi sbloccarlo e portarlo all’orecchio o scrivere un messaggio.
Quindi fu creato lo “Slide-to-Unlock”, spostando un pulsante virtuale da sinistra a destra, seguendo una linea orizzontale. Un prototipo del sistema fu disegnato in verticale, ma poi si scoprì che infilando il telefono nella tasca, lo scivolare dello schermo compiva un percorso verticale e questo poteva sbloccare il dispositivo inavvertitamente.
Il sistema di sblocco dello slide fu mandato in pensione ufficialmente nel 2016, quando Apple introdusse lo sblocco con Touch ID con iOS 10. Attualmente basta appoggiare il polpastrello sul sensore per sbloccare lo schermo in pochi attimi.