Widiba Home
Con Widiba Home nascono le filiali in realtà virtuale 2

Quando vi parlai di Widiba le prime volte vi indicai degli elementi essenziali che rendono unica questa banca. La prima è l’ascolto dei clienti. Poi vi presentai l’app ufficiale dichiarando che utilizzandola era come avere uno sportello bancario sempre in tasca.

Infine riportai la grande tendenza all’innovazione di questa azienda, definendola la Apple delle banche. Quest’ultimo aspetto spesso viene utilizzato dalle società come vessillo da sventolare ad ogni occasione, tanto per moda. Invece a distanza di mesi non solo posso affermare senza indugi che l’innovazione è realmente un aspetto fondamentale di Widiba, ma posso persino dimostrarvelo.

Perché se con l’app ufficiale, che nel frattempo è approdata anche negli Apple Watch e Apple TV, è come avere uno sportello sempre in tasca, ora con Widiba Home si ha letteralmente con se lo sportello bancario dove fare le comuni operazioni quotidiane.

Widiba è infatti la prima banca al mondo a fornire uno sportello personale in realtà virtuale. Questo primato è ottimo per l’azienda, ma anche per l’Italia per affermarsi come capostipite nel processo innovativo, in un settore che è diventato difficilissimo a causa delle recenti crisi finanziarie.

Per usare Widiba Home c’è bisogno di un’app, che sarà disponibile tra pochi mesi, e di un caschetto per la realtà virtuale. Come i Google Cardboard e i modelli simili che si trovano in commercio.

L’app va inserita davanti le lenti del casco e consente di finire nel proprio sportello virtuale. Si tratta di un edificio di due piani (ma mi hanno anticipato che stanno lavorando segretamente ad un terzo piano) immerso nel verde. Ho provato personalmente l’esperienza di visitare questo luogo e devo ammettere di essere stato felicemente sorpreso.

L’ambiente è curato molto dal punto di vista del design e dell’arredamento. Quando si entra si potranno notare i divani in stile anni ’60 rinnovati nelle forme, con colori tenui. Sul pavimento è stato usato del parquet (oppure è del grès porcellanato con effetto legno). I muri sono dipinti con colori pastello e gradevoli da vedere.

Alzando gli occhi si potrà notare un orologio analogico che indica realmente l’orario di quel momento. Inoltre c’è il brand Widiba appeso al muro e retroilluminato con la famosa tinta di rosso. Ma i punti forti sono i dispositivi presenti nella sala.

In una reception troveremo un assistente virtuale pronto ad ascoltare le nostre esigenze. Usando la voce, quindi, potremo chiedergli di effettuare operazioni, controllare il nostro conto e darci informazioni.

Un grande monitor, invece, ci permette di leggere le informazioni più importanti sul nostro conto, come il saldo o la disponibilità delle linee vincolate. Se ci giriamo noteremo un ATM, dove potremo leggere le informazioni riguardanti le nostra carte di credito e debito.

Una scala a chiocciola, invece, ci porterà al piano superiore. Qui troveremo un grande spazio aperto con le indicazioni sui nostri investimenti. Una parete riporta gli investimenti effettuati, mentre un’altra ci mostra l’andamento delle azioni dei titoli che abbiamo deciso di osservare.

Gli spostamenti nei vari angoli delle stanze e verso i dispositivi avviene semplicemente soffermandoci con lo sguardo. Un puntino luminoso farà da puntatore. Per il resto c’è la voce. Essere nel proprio sportello virtuale dà una sensazione di accoglienza e calma.

Ho chiesto agli architetti che vi hanno lavorato se in futuro sarà possibile personalizzare lo sportello, aggiungendo accessori personali come quadri e riviste, oppure se si potranno cambiare i colori agli elementi di arredo. Mi hanno risposto che la strada di Widiba Home prevede moltissime implementazioni, quindi nulla è escluso.

Nel frattempo sapere che esiste uno sportello personale, attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e dove non c’è mai la fila è di per se una promessa che crea euforia. Personalmente ho già il mio caschetto pronto e non vedo l’ora che il servizio sia disponibile.

Se volete approfondire Widiba Home trovate le informazioni sul sito ufficiale. Intanto potrete aprire un conto gratuitamente per essere pronti nel momento in cui l’app sarà disponibile.

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11 Comments

  1. Sono un felice cliente di Widiba. Ma davvero faccio fatica a capire l’utilità di questa iniziativa: chi è il target? quale vantaggio dovrebbe portarmi l’immersione in un ambiente VR per fare operazioni bancarie? Boh.

    1. È semplicemente un’opportunità in più. L’esperienza d’uso è molto buona e può essere confortevole per chi preferisce operare con uno sportello. L’assistente digitale che risponde con la voce può semplificare molte operazioni. Possiamo chiedergli, per esempio, “effettua una ricarica di 10 € sul mio cellulare”, senza dover entrare nelle varie sezioni dell’app. Inoltre attualmente è una prima versione, ma può implementare tante funzioni e possibilità future.

      1. Capisco che sia una possibilità in più, ma chi sarebbe il target? Chi preferisce le operazioni allo sportello probabilmente avrà un’età avanzata e di sicuro non indosserà un visore per simulare l’esperienza. Considerando anche i problemi fisici attuali di questa tecnologia.

        Poi: ma l’assistente vocale non basterebbe farlo funzionare dall’app? Devo aprire l’app, indossare un casco, simulare di parlare con un operatore per chiedergli di farmi fare una ricarica? Davvero, non vedo vantaggi di nessun genere.

        L’obiettivo della tecnologia è quello di semplificare le interazioni e renderle sempre più trasparenti, se scelgo una banca completamente digitale è perché ci tengo al mio tempo.

        Credo proprio rimarrà un esercizio di stile, un’ottima e coraggiosa campagna di marketing e porterà di certo nuovi clienti curiosi, ma non sarà la tecnologia di riferimento per proporre un nuovo modello di banca completamente digitale.

      2. Beh vedremo. Resta il fatto che avere una possibilità in più è sempre positivo. Sta a Widiba fare in modo che lo sportello virtuale diventi un sistema in grado di invogliare l’utente ad usarla nei giorni. Vedremo come si evolverà la cosa.

      3. A volte poter semplicemente dire di essere stati i primi ha i suoi benefici, al di là dell’evoluzione delle singole tecnologie.

  2. Ma guarda te dove buttano i soldi anziché risarcire le migliaia di correntisti che hanno truffato come MPS

    1. Credo che tu faccia confusione tra le banche. MPS non fa parte di Banca Etruria. MPS ha semplicemente trovato difficoltà negli stress test della BCE, non ha truffato i correntisti.

      1. Sul serio dovrei prendere in considerazione Positano News per una presunta truffa di una filiale di Vico Equense dove tra l’altro non c’è neanche una condanna definitiva?

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