Apple Watch

Da quando i dispositivi indossabili hanno iniziato la loro diffusione, si è presentato subito un problema palese: cosa fare di tutti quei dati raccolti durante il giorno? Un problema che è ancora irrisolto.

La soluzione attuale spinge a mostrare graficamente i dati raccolti, per offrire la possibilità di applicare un proprio senso all’insieme. Ma in realtà l’obiettivo dovrebbe consentire di ricevere informazioni in modo intelligente.

Per esempio che senso ha registrare i propri battiti cardiaci per giorni e giorni? Siamo tutti dei dottori? Sappiamo comprendere se il nostro cuore ha qualcosa che non va? Ovviamente no.

Per questo motivo Apple, l’Università di Stanford e l’American Well, hanno lavorato per giungere ad una soluzione. Un sistema in grado di rilevare aritmie, disfunzioni e altri problemi che potrebbero colpire il cuore.

Un sistema che necessita dell’Apple Watch serie 3 e il suo nuovo processore S3. Grazie allo studio dei battiti cardiaci, effettuato in modo silente, l’utente riceve un avviso se i battiti superano una certa soglia e, nello stesso tempo, non si effettua uno sforzo nell’arco di 10 minuti. Una soluzione che potrebbe salvare molte vite umane.

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