Qualche giorno fa si è tenuta la prima edizione dell’AppShow di Milano. Si tratta del primo, e per ora più grande, evento europeo dedicato al mondo delle app. Un’occasione importante, considerando che ormai l’industria delle app è molto grande e, per ora, non si pone abbastanza l’accento sul loro ecosistema.
Sappiamo, per esempio, che il mercato mondiale è ormai a quota 88 miliardi di dollari. Entro il 2020, in base alle stime attuali, questo mercato crescerà a 190 miliardi di dollari. Nel solo 2017 si sono avuti 29 miliardi di $ in acquisti di app e 37 mld per gli acquisti In App.
Avere un luogo di incontro per fare il punto della situazione, quindi, è molto importante. I tre giorni dell’AppShow hanno coinvolto i protagonisti del settore, che hanno potuto incontrare gli appassionati e altri professionisti, per scambiare idee, attivare partnership, stringere amicizie e fare networking.
Come accade sempre prima della partecipazione ad un evento, si formano delle aspettative. Le mie mi hanno spinto ad immaginare un semplice incontro con le aziende, in stand molto simili tra loro. Invece l’AppShow è stato tutt’altro. Tutti gli incontri a cui ho partecipato erano molto interessanti.
La decisione di porre un biglietto di ingresso ha fatto sì che si incontrassero solo le persone realmente interessate a scambiare idee, e non persone di passaggio. Questo ha creato un ambiente molto stimolante. Le stesse aziende sul palco, con nomi come TheFork, Moovit, Ford e altri, si sono dimostrate molto interessate a conversare. Fenomeno che è stato alimentato dalla presenza di stanze dove era possibile chiacchierare.
La cura nella scelta degli eventi e la loro organizzazione in due sale è stata gestita molto bene. Durante le varie sessioni sono stati trattati argomenti come la blockchain, le smart city, le auto elettriche, la gamification, la viralità, i social network, le connessioni 5G e molto altro.
Spero che l’evento cresca negli anni futuri e possa coinvolgere sempre più persone e che abbiate la possibilità di prendervi parte.