I pionieri sono i più curiosi, coloro che sentono il desiderio di provare e usare i dispositivi elettronici prima degli altri. Il lato negativo della medaglia è che spesso sono le persone che si scontrano con i problemi di gioventù. Come è accaduto con i MacBook Pro 2018.
I primi possessori hanno registrato dei problemi di surriscaldamento. A quanto pare Apple aveva un po’ di problemi di gestione della CPU con i nuovi Intel Core di 8° generazione. Problemi evitabili se il team designato ai test avesse fatto meglio il proprio lavoro.
Dopo le numerose segnalazioni Apple rilasciò una patch per macOS in grado di risolvere la gestione errata della velocità di clock. In effetti da ulteriori test si evince che i problemi siano stati risolti.
CNET ha rilevato una maggiore stabilità nella frequenza del processore, con una conseguente regolarità nella temperatura generata dal chip. Anche i risultati pratici sono migliorati. Prima della patch gestire un video 4K con Adobe Premiere richiedeva 80 minuti. Dopo la patch 72 minuti.
Il problema ora è che alcuni MacBook Pro ora riportano dei Kernel Panic. La schermata che informa del blocco totale del computer e che è generato, quasi sempre, da problemi hardware. Il problema sarebbe nella gestione del chip T2, suggerisce Digital Trends, alla ricerca di una prossima patch che rimetti in sesto le cose.