Quando abbiamo l’esigenza di utilizzare un documento personale per autenticarci in varie situazioni, dagli sportelli pubblici fino ai viaggi, spesso affrontiamo l’esigenza di andare alla ricerca di quel documento. Attualmente è tutto collegato ad un elemento fisico.
Per semplificare questa operazione Apple brevetta l’importazione dei documenti personali in Wallet. Attualmente in realtà c’è già una sperimentazione in alcune aree del mondo. Per esempio in Gran Bretagna stanno testando la patente virtuale, integrata in un’apposita app.
Apple, invece, intende virtualizzare i documenti personali come ha fatto con le carte di credito e di debito con Apple Pay. Il sistema ha quindi bisogno di un’importazione sicura, una gestione cifrata e ovviamente il riconoscimento del documento da parte delle autorità .
È questo probabilmente l’ostacolo più grande. Non avendo un ritorno monetario, come accade con Apple Pay, la società avrebbe poca motivazione per la diffusione del sistema. Potrebbe semplicemente offrirlo e lasciare alle varie nazioni la libertà di usarlo o meno.
E tutti sappiamo la tendenza italiana a non accogliere le piattaforme offerte da altri, favorendo grossi e costosi progetti interni.