falsa app Android

La privacy e la sicurezza degli utenti è una delle grandi battaglie che Apple manda avanti da anni. La società di Cupertino tende sempre a precisare che loro i denari li fanno vendendo i dispositivi e non i dati degli utenti.

Inoltre molti lamentano le restrizioni presenti nell’App Store. Per esempio come il processo di approvazione. Al di là del fatto che ormai tutte le app vengono approvate generalmente in un giorno, bisogna constatare che la sicurezza con questo controllo è molto elevata.

Nonostante questo molte persone preferiscono spendere 200 € in meno per acquistare un telefono con Android. Ma in cambio di cosa? Ne è un esempio il caso del malware Exodus prodotto in Italia.

L’associazione Security Whitout Borders si è accorta che decine di finte app erano affette da un malware prodotto da eSurv: una società di Catanzaro. Queste app, scaricate per centinaia di unità, hanno permesso di raccogliere dati su molti telefoni.

Dati come la lista di app installate, la registrazione con il microfono, gli eventi in calendario, la registrazione delle chiamate, l’uso della fotocamera del telefono, lo scatto di screenshot, la lettura degli SMS, la posizione GPS e molto altro.

Il problema è che se è accaduto una volta potrebbe capitare tante altre volte. Chissà se al momento non vi siano altre app simili, magari presenti in tanti altri smartphone. Non so voi, ma il pericolo di non finire in un sistema del genere per me vale i 200 € di prezzo che si paga in più per comprare un iPhone.

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