Si può viaggiare all’estero senza temere di non dialogare con le persone locali? Si può fare se si ha un’app adatta, come un traduttore vocale. Google, per esempio, ha la traduzione vocale per dialogare con gli altri interlocutori in una lingua diversa dalla propria.
Il problema di questo tipo di traduzioni è nella voce robotica. Sappiamo che parte della comprensione va oltre le parole di un messaggio. Parte del messaggio è contenuto nell’intonazione della voce, nella flessione, nelle pause. Quindi la traduzione robotica perde queste informazioni.
A tal proposito la società sta lavorando a Translatotron. Si tratta di una tecnologia che oltre a tradurre la voce, la cambia imitando il tono con il quale l’interlocutore ha impartito il comando.
Gli studi su Translatotron sono iniziati nel 2016, quando i ricercatori della Cornell University hanno dimostrato che era possibile impartire una flessione del tono. Oltre alla traduzione, quindi, il traduttore prende in considerazione uno spettrogramma della voce e un componente neurale, chiamato vocoder, lo impartisce al risultato finale.
Potete trovare i risultati vocali dei test nella pagina del progetto. Al momento non sappiamo quando Translatotron sarà integrato nel traduttore di Google.