App Store iOS 11

A quanto pare Apple sperava che il fuoco acceso sull’App Store, in riguardo la sua possibile posizione dominante nel negozio delle app, si spegnesse presto. Invece c’è chi getta benzina sul fuoco, come fa il Wall Street Journal.

In un recente report, infatti, il noto giornale si chiede se Apple non favorisca le sue app nei risultati di ricerca dell’App Store. Per due giorni i reporter del WSJ hanno cercato circa 600 app osservano i risultati ottenuti. Quasi sempre per termini come mappe e libri sono uscite in prima posizione le app di Apple.

Questo potrebbe figurare una sorta di spinta all’installazione delle app della società, dando uno svantaggio agli sviluppatori. La società ha però rigettato le accuse. In una nota Apple fa sapere:

I clienti Apple hanno una connessione molto forte con i nostri prodotti e molti di loro usano la ricerca come un modo per trovare e aprire le loro app. Questo utilizzo da parte dei clienti è il motivo per cui Apple ha un buon posizionamento nelle ricerche, ed è lo stesso motivo per cui Uber, Microsoft e molti altri hanno spesso anche un posizionamento elevato.

In pratica semplicemente le app di Apple sono molto usate perché gli utenti si fidano della società, quindi l’algoritmo tiene in considerazione il numero di download e feedback, tale da mandare in prima posizione le app di Apple per alcune parole chiave.

La società fa sapere che ci sono ben 42 parametri di cui tiene conto l’algoritmo per posizionare l’app in classifica. Sarebbe in tutto interesse da parte dell’azienda favorire le app di terzi e non le proprie, perchè da quelle ne ricava il 30% in commissioni. Le accuse del Wall Street Journal, quindi, non sarebbero fondate.

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