
Compri una videocamera e non puoi collegarla ad Alexa, oppure non si può collegare all’app Casa di Apple. Compri una lampadina LED e scopri che non è compatibile con il sistema domotico di casa. Cosa fare? Tutta colpa degli standard proprietari.
Fortunatamente questo tipo di problemi potrebbero finire presto. I giganti dell’elettronica sono finalmente scesi a patti per sviluppare standard aperti e privi di royalties. Questo significa che tra qualche anno tutti gli accessori per la domotica saranno compatibili con tutti i sistemi operativi. Quindi tutti gli smartphone e tablet potranno gestire gli accessori e le routine.
L’alleanza si chiama Connected Home over IP e ne fanno parte, oltre Apple, anche: Google, Amazon, IKEA, SmartThings, Zigbee Alliance e altri. Il progetto prevede anche l’integrazione e il supporto con i principali assistenti digitali, come Siri, Google Assistant e Alexa.
All’interno dell’accordo c’è anche la promessa di supportare i dispositivi tutt’ora in vendita. Quindi in futuro ci saranno degli aggiornamenti del firmware per integrare i nuovi standard aperti.
È probabile che quando gli standard saranno disponibili si aggiungeranno tante altre aziende. Per approfondire l’argomento basta visitare il sito dell’alleanza. Lì si possono trovare informazioni su come partecipare, proporre nuove idee e collaborare.
Inoltre, l’alleanza promette di garantire una maggiore sicurezza dei dispositivi connessi. Questo perché gli aggiornamenti saranno più facili da effettuare e verranno rilasciati in modo veloce ed efficiente. Questo significa che gli utenti potranno contare su un ambiente sicuro per controllare i propri dispositivi domotici.