Le varie forme di notifiche in iOS
Le varie forme di notifiche in iOS

Fa ancora molto parlare The Social Dilemma su Netflix. Questo documentario fa luce sugli aspetti negativi dei social network e sulle ripercussioni che hanno sulla società. Sono convinto, come molti di voi, che l’argomento andrebbe insegnato nelle scuole, sin dalle medie. Questo per rendere i futuri cittadini più preparati e i giovani immuni alle minacce della rete.

Ma c’è un aspetto del documentario che ancora oggi mi fa pensare e riguarda la questione dell’attenzione. Per arrivare a raccogliere i nostri dati personali i social network hanno bisogno della nostra attenzione. Devono solleticare il nostro inconscio e spingerci a guardare di contenuti, condividerli e commentarli. Quando questo non accade hanno un problema.

È in questo punto che gli esperti di sociologia e psicologia mettono in campo gli studi sulla mente. Aiutano gli ingegneri e i designer a trovare soluzioni per aumentare il coinvolgimento e le interazioni. Nel documentario, per esempio, l’intelligenza artificiale mostra una notifica di una ex fidanzata per convincere il protagonista, che stava provando l’astinenza dallo smartphone, a prendere il telefono ed indagare. E ci riesce.

Chi ha un Apple Watch si accorgerà del fenomeno più degli altri. Ogni giorno siamo immersi di notifiche, molte inutili. Secondo uno studio del 2019 ne riceviamo in media 46 ogni giorno. Queste si traducono in interazioni solo nel 5% dei casi. Questi significa che la maggior parte sono inutili e anche fastidiose.

Quindi voglio rilanciare un invito dato nel documentario: combattiamo le notifiche. In realtà nel video dicono di disattivarle tutte, io invece suggerisco di ridurle all’osso. Fortunatamente iOS consente di agire sulle notifiche di ciascuna app e dare loro dei pesi diversi.

L’invito è avere una sorta di igiene delle notifiche. Non lasciarle che si accumulino come dei piatti sporchi nel lavello, per poi accorgersi che qualcosa non va solo quando veniamo inondati dalla loro nauseabonda puzza. Il suggerimento è di affrontare il problema all’istante. Almeno io faccio così.

Una notifiche è inutile? Tenete premuta su di essa per isolarla. In alto a destra della finestra della notifica appariranno tre pallini, premete per aprire il sotto menu. Qui potrete prendere due decisioni veloci:

  • Invia come secondaria: quando vi arriveranno le notifiche appariranno solo nella sintesi delle notifiche (fate slide dall’alto verso il basso per vederle), ma il telefono non vibrerà o emetterà suoni.
  • Disattiva: non vi arriveranno più notifiche da parte di quell’app.

In Impostazioni dello stesso menu potreste cambiare le modalità di notifica. Se vederla nel blocco schermo oppure meno. Se farla apparire nel centro notifiche o come banner. Quest’ultima opzione richiede un’interazione esplicita da parte vostra, quindi molto più fastidiosa. Potrete anche decidere se disattivare i suoni per quella singola notifica e molto altro.

Quando una notifica per me è completamente inutile la disattivo. Quando invece la reputo superflua, ma utile da conoscere (come per le app di notizie) la rendo secondaria. Faccio così con ogni notifica che arriva. L’obiettivo è lasciare solo le notifiche molto urgenti, come quelle della banca, del sistema di allarme o dei messaggi.

Un altro esercizio da fare è ridurre i fastidi da parte di quelle app che mandano notifiche generali, come WhatsApp, Telegram o il client di posta elettronica. Se blocchiamo le notifiche di WhatsApp le blocchiamo per tutti i contatti. Quindi quello che bisogna fare è entrare nell’app e decidere per ciascun contatto o gruppo quale silenziare e quale lasciare attivo.

Stessa cosa per la posta elettronica. Alcuni client permettono di silenziare le notifiche per alcune email o, con la strategia inversa, bloccare tutte le notifiche eccetto per gli account inseriti in una lista VIP.

Lo scopo delle notifiche è essere avvisati per le cose urgenti. Informazioni che senza notifiche richiederebbero di accedere costantemente alle app per verificare la presenza di novità. Bisogna combattere l’istinto edonistico di ricevere attenzione: sapere quanti like sono stati ricevuti, quante visualizzazioni ha ricevuto una foto o video, quanti commenti un post.

Se ci facciamo un esame di coscienza scopriremo che non abbiamo bisogno dell’approvazione o attenzione degli altri per sentirci bene. Ognuno di noi è unico e fondamentale per la storia dell’umanità. Siamo tutti importanti per la vita degli altri, soprattutto quando partecipiamo a fare felici le persone.

Se serve una notifica da Facebook o Instagram per sentirci appagati, beh, abbiamo dei problemi ben più grossi dello smartphone. Vi svelerò un segreto enorme. Un atteggiamento provato scientificamente ed efficace al 100%. Fate attenzione a ciò che state per leggere: “il segreto della felicità non sta nel ricevere attenzioni, ma contribuire alla felicità degli altri”.

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