
Era il 2004 e vivevo a Trento in quel periodo, dove avevo iniziato i miei studi universitari. La sera tornavo a casa e collegavo il mio Nokia 6630 al computer mediante un cavetto per collegarmi a internet. La connessione era veloce 56,6 Kbps. Una velocità, o meglio una lentezza, che oggi sono inimmaginabili.
È anche vero che era un internet diversa. I siti erano per lo più testuali, con qualche rara foto di scarsa qualità per consentire il caricamento in tempi decenti. Oggi le pagine si aprono quasi all’istante. 0,2 secondi se prendiamo come esempio questo sito, ma all’epoca per caricare un’immagine era necessario attendere anche 20 secondi.
A volte si rimaneva lì ad attendere, vendendo l’immagine comporsi sullo schermo riga dopo riga. A volte capitava che al termine di questo download l’immagine non fosse stata caricata correttamente, quindi veniva sostituita con un’icona di un quadrato bianco con una croce rossa all’interno.
In quel caso si decideva di lasciar perdere o di ricaricare il sito. Quindi l’attesa ricominciava. Per non parlare della lentezza dei video.
Fu questo uno dei motivi di successo di YouTube, arrivato nel 2005. Il player di YouTube integrava un sistema di buffering. In pratica con gli altri servizi di video bisognava premere play e attendere le continue interruzioni della riproduzione, perché il player caricava dei pezzetti di video di volta in volta. Il player di YouTube consentiva di scaricare tutto il video e poi vederlo senza interruzioni. Bisognava attendere diversi minuti per farlo, ma non si veniva investiti dalla frustrazione delle continue interruzioni.

Era un internet diversa. Oltre a essere lenta, non era neanche tanta accessibile. Oggi siamo abituati ad accedere costantemente, sempre, in modo veloce e avere tanti GB. Nel 2004 non era così. Gli abbonamenti erano molto costosi, lenti e non consentivano neanche di navigare 24 ore al giorno.
Ricordo la presenza di un abbonamento “innovativo” che anzichè richiedere di pagare la connessione per ogni minuto di navigazione, come le chiamate interurbane, permetteva di navigare “gratis” 30 minuti al giorno. Quindi in quei 30 minuti non si pagava la navigazione al minuto. Poi nel tempo i 30 minuti passarono a 4 ore.
I primi anni del mio accesso a internet non avvennero con un abbonamento casalingo. Avevo un abbonamento in 2G sul mio cellulare. Per promuovere l’uso della rete, visto che non era per niente diffusa, TIM realizzò una tariffa speciale e pagando un’opzione mensile era possibile navigare senza limiti di MB consumati dopo le 19.00 fino alle 8.00 di mattina e nei weekend.
Questo sito nacque in quel periodo e proprio grazie a quella tariffa. La navigazione era lenta, molto lenta, quindi caricare del testo e delle immagini era un lavoro artigianale e lento.

Era un periodo di sperimentazione. Ricordo che erano molto in voga le newsletter. Ci si scambiavano file divertenti via email. I primi social network erano i forum, dove ci si scambiavano informazioni testuali. Era il periodo delle chat su MSN e i famosi trilli. Un pulsante che consentiva di attirare l’attenzione della persona al computer.
Era anche un periodo di carenza di browser. Ho avuto Netscape per un periodo di tempo, poi fu sostituito da Internet Explorer che presto conquistò il monopolio. Ricordo che i primi tempi i browser si pagavano, come dei comuni software. Fu poi Microsoft a fornirlo “gratuitamente” in Windows. Questo fu uno dei motivi per il quale riuscì a diffondersi così velocemente.
La mia prima connessione a internet si ebbe alla fine degli anni ‘90 grazie a un modem grande poco più di un hard disk esterno e capace di navigare a 33,6 Kbps. Avere il modem non era sufficiente. Oltre a una linea telefonica, era necessario avere un software per l’accesso a internet. Non era integrato nei sistemi operativi dell’epoca.
Il primo software di accesso per me fu quello di Video On Line regalato con una copia del Topolino. Conservo ancora quel floppy disk come una reliquia.
Negli anni a seguire tutto questo è migliorato gradualmente. Le connessioni in rete si sono trasformate in abbonamenti flat. La navigazione è cresciuta gradualmente. Dai 56,6 Kbps si è passati a 512 Kbps, poi 2 Mbps, diventati 6 Mbps, 20 Mbps, 30 Mbps, 60 Mbps fino agli attuali 1 Gbps grazie alle reti a fibra ottica e il 5G.
Fino a un decennio fa ci lamentavamo della navigazione lenta. Estenuante e costosa. Forse tutti voi ricorderete gli abbonamenti mobile da 500 MB al mese, poi diventati 1 GB al mese e crescere fino agli attuali 100 GB.
Oggi abbiamo una internet super veloce e anche super economica. Forse dovremmo ricordarcelo di tanto in tanto, mentre scarichiamo un’app da 200 MB in mobilità o vediamo in streaming in HD un film in treno.
Bhè… diciamo che ho diversi ricordi in mente… io cominciai a navigare nel 92 mi pare, con un modem a 1200 baud… ci volevano 20 minuti anche per caricare l’interfaccia testuale delle BBS… il mio primo sito è del 93 dove parlavo di cellulari, fumetti e cose simili, era ospitato su interfree… recentemente l’ho rimesso su https://www.danireef.com/daniloronchi/indice.htm quanti ricordi…
All’inizio si pagava la possibilità di andare su internet… oltre che le telefonate… allora navigavo in 14.400 con i primi us robotics bianchi, poi 28.800. poi 56, poi ISDN, poi ADSL ora fibra… quante ne avrei da raccontare…
Dal punto di vista del cellulare invece dapprima c’era il WAP, che poi era inutilizzabile… poi collegamenti via IRDA (porta infrarossi), ben prima dei cavetti…
Quanti ricordi. Grazie.
Il WAP che quando partiva per sbaglio partivano le maledizioni perché ti prosciugava il credito ?
In verità c’era sempre un bundle perché nessuno lo usava e quindi lo spingevano, ma non c’erano siti che lo sfruttavano… che poi si navigava con una rotella e due tasti, quindi anche selezionare qualcosa su uno schermo minuscolo era veramente difficile. Prova (provate) a cercare nokia 7110 wap tanto per dire su google immagini, per rendervi conto come eravamo messi…
Si sì mi ricordo. Avevo trovato un’app per Symbian per scaricare le email e la usavo con un piano di 30 MB a settimana di navigazione