Self Service Repair di Apple
Self Service Repair di Apple

Riparare i prodotti Apple da soli ed evitare che la garanzia venga persa. È possibile? Adesso si, ma solo negli Stati Uniti. Dopo l’annuncio di novembre 2021, infatti, ora Apple ha aperto il suo negozio di ricambi originali acquistabili dagli utenti.

Il programma si chiama Self Service Repair e prevede di dare la possibilità di riparare i propri dispositivi da soli, in modo da aumentare la longevità dei prodotti e ridurre i rifiuti elettronici nelle discariche. Ma vediamo cosa c’è dentro.

Il negozio Self Service Repair Store

Entrando nel sito ufficiale, che ricordiamo al momento è disponibile solo per i clienti statunitensi, possiamo scegliere tre strade:

  • Comprare i pezzi di ricambio
  • Leggere i manuali di riparazione
  • Imparare a riparare i prodotti da soli

Il servizio è fornito da SPOT, partner di Apple, e prevede anche un sistema di supporto in caso di dubbi che funziona con una chat e un numero verde.

I pezzi di ricambio per i prodotti Apple

Nel momento in cui vi scrivo non c’è molta scelta nel catalogo. È possibile chiedere pezzi di ricambio solo per gli iPhone e solo per l’iPhone SE di terza generazione, tutti gli iPhone 12 e tutti gli iPhone 13. Tutti gli altri modelli al momento sono esclusi.

I componenti forniti sono batteria, speaker, fotocamera, display, vano SIM e Taptic Engine. Il resto non è c’è. Probabilmente nel tempo arriveranno anche componenti per iPad e Mac.

Per esempio la batteria sostitutiva dell’iPhone 12 Pro costa 70,99 $ e prevede anche le viti e l’adesivo per il display. Però se ritornate la batteria in disuso vi vengono accreditati 24,15 $ per un acquisto futuro, quindi in sostanza il kit vi costa 46,84 $.

Una batteria non originale per iPhone 12 Pro su Amazon costa 32,80 €. Quindi tutto sommato siamo in linea con il mercato considerando che si tratta di una batteria originale Apple.

Lo schermo per iPhone 12 Pro costa 234,36 $ (se mandiamo indietro quello vecchio), mentre su Amazon costa non originale 220 €. Quindi in pratica siamo in linea con il mercato.

Manuali di riparazione dei prodotti Apple

Lo strumento per sollevare lo schermo in modo sicuro negli iPhone. Chi non ne ha uno in casa.
Lo strumento per sollevare lo schermo in modo sicuro negli iPhone. Chi non ne ha uno in casa.

La sezione manuali di riparazione contiene dei PDF con i manuali forniti anche ai centri di riparazione ufficiali. Non sono stati adattati alle riparazioni fatte-in-casa, infatti vediamo foto di macchinari che nessuno dovrebbe avere in casa.

Questa sezione del sito altro non è che un rimando al sito dei manuali di Apple. Infatti trovate anche le istruzioni per tutti gli altri prodotti, non solo manuali di riparazione.

Sezione di training

Qui mi sarei aspettato di vedere video, corsi, suggerimenti e altro per imparare a riparare i prodotti da soli. In realtà contiene un sito generico dove spiega gli step da seguire per comprendere la logica del programma Self Service Repair.

Riassumendo:

  1. Trova il manuale di riparazione del tuo prodotto
  2. Ordina il componente da sostituire
  3. Ripara il dispositivo
  4. Spedisci il componente rotto. Così Apple potrà riciclarlo

Tutto qui. Una sezione pressoché inutile.

L’affitto dei kit di riparazione

Se dovessero mancarvi strumenti specifici per effettuare le riparazioni, Apple fa sapere che potete affittarli. In pratica la società vi permette di ricevere a casa un kit con tutto il necessario.

Il Self Service Repair tool kit
Il Self Service Repair tool kit

Il Self Service Repair tool kit è una valigetta con molti strumenti. Dal taglia adesivo, fino alla pressa per batteria. Affittare una di queste valigette per 7 giorni costa 49 $. La società prenderà i dati della vostra carta di credito e se sbadatamente non rispedite tutti gli attrezzi, addebiterà il costo dell’attrezzo “perso”.

Ne vale la pena?

Comprare il componente da sostituire e affittare il kit potrebbe costare più della riparazione singola richiesta in un Apple Store o centro autorizzato, effettuata da persone esperte che vi danno la garanzia sulla riparazione effettuata.

Quindi valutate attentamente se usare questo sito (quando arriverà in Italia). Forse per più riparazioni vale la pena provare a fare da se, ma per riparazioni singole forse costa meno chiedere il supporto diretto del centro di riparazione.

In altre parole Apple ha fatto in modo che il piano Self Service Repair non sia concorrente al servizio offerto nei negozi. Potrebbe non essere estremamente più conveniente ripararsi le cose da soli e di certo i prodotti non stanno diventando più facili da riparare negli anni.

Personalmente ho la sensazione che sia una sorta di apertura simbolica, dove la società si dimostra volenterosa a offrire questa opportunità ai clienti, ma nello stesso tempo ha studiato il modello per non perdere soldi nelle riparazioni.

Come si dice in questi casi: “il banco vince sempre”.

I dubbi di iFixIt

iFixIt auto riparazione

Non sono mancate le reazioni di iFixIt, una delle aziende più famose al mondo per la riparazione dei prodotti Apple. Per iFixIt l’apertura del programma di Apple è positivo, ma c’è molta cautela nel reputarlo determinante.

Il primo dubbio di iFixIt è relativo alla tracciabilità dei componenti originali, che potrebbero creare un divario più ampio con i componenti di terzi. I sistemi operativi potrebbero non colmare la gestione dei componenti di terzi, integrando la compatibilità solo con quelli originali.

Dubbi anche sulla necessità di affittare un kit di accessori per cambiare i componenti, anziché creare guide per cambiare i componenti con strumenti che si trovano in commercio e dal prezzo decisamente più basso.

Dubbi anche sulla gestione dei dispositivi. Attualmente, per gli iPhone, Apple offre componenti solo per gli iPhone 12 e seguenti. Mentre per i modelli più vecchi? Sono i modelli che hanno bisogno di maggiore manutenzione e di cambi di hardware.

Apple potrebbe aver deciso di non dare supporto sui vecchi modelli per spingere all’acquisto dei nuovi modelli. In altre parole la società non mira a ridurre i rifiuti elettronici, ma semplicemente a vendere più hardware.

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