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Il casco per la realtà virtuale di AppliedVR

Quando si parla di realtà aumentata e virtuale, si tende sempre ad associare questo fenomeno all’industria dei videogame o a quella dell’intrattenimento. Forse perché sono tra le più ricche ed è più ovvia l’associazione tra VR e videogame.

In realtà la realtà virtuale può essere usata in tanti altri ambiti. Con la crescita e la diffusione di questa tecnologia, aumentano anche gli ambiti di applicazione. Per esempio uno dei più promettenti è quello medico.

In questo ambito stanno nascendo anche le prime startup. AppliedVR, per esempio, ha creato un trattamento anti dolore che fa uso della realtà virtuale. L’obiettivo è curare il dolore cronico, quindi che dura più di 3 mesi di fila, senza ricorrere all’uso di antidolorifici e oppioidi.

L’azienda ha raccolto 71 milioni di dollari per realizzare le prime esperienze di realtà virtuale e avviare le sperimentazioni. Investimenti che stanno dando i frutti sperati.

La cosa interessante è che funziona, tanto da aver ottenuto l’approvazione della FDA per il casco EaseVRx. Un dispositivo che i pazienti devono usare almeno 7 minuti al giorno per almeno 8 settimane. In un percorso disponibile presso le cliniche del sistema sanitario.

A quanto pare tenere occupati i pazienti in attività nel mondo virtuale, in cui devono svolgere delle azioni, tiene loro la mente occupata nelle stesse aree del cervello dove viene elaborato il dolore. Il risultato è che il cervello si distrae, tanto da ridurre gli impulsi del dolore e portare sollievo.

L’azienda ha pubblicato 8 studi in collaborazione con cliniche e ospedali, come il Cedars Sinai, in cui si dimostra che durante la sperimentazione si sono verificati molti casi di riduzione del dolore.

Dalle scansioni dell’attività cerebrale si evince che durante le immersioni nella realtà virtuale, le aree del cervello occupate con la gestione del dolore si spengono. È un po’ come se la mente entrasse in un corto circuito, dove il ragionamento si accorge di poter gestire una sola realtà alla volta, mettendo in pausa quella reale.

Un settore in grado di attivare numerosi investitori. Di recente una startup simile, la XRHealth ha raccolto 9 milioni di $ e la Karuna Labs circa 3 milioni di $.

L’obiettivo è creare terapie efficaci contro il dolore cronico, tale da consentire ai malati di ridurre l’uso di antidolorifici e farmaci. Purtroppo ogni anno le dipendenze da oppioidi, generate proprio dall’uso eccessivo dei farmaci anti dolore, generano circa 50.000 morti negli Stati Uniti per overdose.

Alcune dipendenze vengono “curate” con lo stop ai farmaci, spingendo i malati verso droghe illegali e più pericolose, alimentando il tremendo fenomeno della tossicodipendenza.

Usare la realtà virtuale per ridurre l’uso di farmaci e alleviare il calvario di malati cronici sarà sicuramente un punto a favore per la tecnologia e l’umanità.

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