Il Nokia G22 supporta QuickFix
Il Nokia G22 supporta QuickFix

Sono anni in cui Apple investe nell’ecosostenibilità. La società investe molto in campagne per la costruzione di centrali a energia pulita, nel riciclo dei materiali e nell’economia circolare. L’obiettivo è inquinare il meno possibile con i suoi prodotti.

Però, c’è da dire, che il sospetto che l’azienda ci marci sopra per fare del business c’è. Da anni le legislazioni e aziende come iFixIt le chiedono di rendere i suoi prodotti più riparabili. Di fornire guide ufficiali, progettarli in modo che si possano riparare facilmente, rendere disponibili i componenti per le riparazioni.

Negli anni si sono visti lenti e deboli passi avanti in tal senso. È vero, la società ha costruito robot come Daisy in grado di recuperare più materiali possibili dagli iPhone in disuso (così risparmia nell’acquisto di nuovi materiali), ha fornito guide con il programma Self Service Repair (che facendo i due conti costa meno far riparare nei centri ufficiale che da soli), ha reso riparabili alcuni componenti nei recenti iPhone, come fotocamera e pannello posteriore, che prima richiedevano la sostituzione di tutto il dispositivo.

Ma non ha mai costruito un iPhone facilmente riparabile. È come se ci fosse questa sensazione che forse le conviene mantenere il controllo delle riparazioni, che qualche miliardo di euro in fatturato in più riesce a ricavarne, piuttosto che fornire un reale iPhone facile da riparare, in grado di aumentare la longevità del prodotto, in modo da ridurne la quantità nelle discariche.

Lo so, pensiamo male, ma come disse il buon Giulio a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Il servizio QuickFix di Nokia

Come mai Apple non crea un iPhone facile da riparare? È difficile dal punto di vista ingegneristico? Ecco, a questa domanda risponde Nokia con il recente G22 presentato nel corso del Mobile World Congress.

Un dispositivo di certo meno complesso di un iPhone, ma che dimostra che le moine di Apple sono dovute quasi sicuramente non a un vero interesse nell’ecosostenibilità, piuttosto mantenere in piedi un business miliardario.

Basti pensare che il G22 di Nokia supporta il QuickFix. Ma cos’è?

Il Nokia G22 smontato da iFixIt
Il Nokia G22 smontato da iFixIt

In pratica la società ha stretto una collaborazione direttamente con iFixIt. Quest’ultima si è assicurata che il dispositivo fosse facilmente riparabile, ha creato delle guide per consentire agli utenti di riparare lo smartphone da casa e ha accolto un negozio online con i componenti originali.

Così si legge che comprare uno schermo originale per il Nokia G22 costa appena 49,95 €. Una batteria 24,95 €. Il retro dello smartphone costa 24,95 € e una porta di ricarica costa 19,95 €.

L’utente compra il componente, si assicura di avere gli attrezzi per lo smontaggio, legge le guide e si ripara le cose da solo a casa.

L’esempio della batteria del Nokia G22

La batteria del Nokia G22, per esempio, ha una capienza di 5050 mAh contro i 4323 mAh di una batteria per iPhone 14 Pro. Quella del Nokia è garantita 800 cicli di ricarica, quella dell’iPhone 500 cicli.

Stiamo parlando della stessa tecnologia al litio, quindi non possiamo dire che la batteria dell’iPhone richiede tecnologia costosa o superiore. È la stessa tecnologia con gli stessi materiali.

Far cambiare la batteria dell’iPhone 14 Pro costa 119 €. Comprare la batteria del Nokia G22 costa 24,95 €.

Questo significa che quando la batteria inizierà a perdere colpi, scendendo sotto l’80% di salute, con appena 25 € si potrà avere una batteria nuova.

Non è tutto oro ciò che luccica

Se da un lato il Nokia G22 fornisce un grado di riparabilità maggiore e prezzi onesti per i componenti di ricambio, non è lo stesso dal punto di vista del software.

La società, per contenere i costi, assicura un supporto di 2 anni di aggiornamento software e 3 anni di aggiornamenti di sicurezza. Dopo questo periodo potrebbero esserci come non esserci, lasciando i dispositivi in balia dell’obsolescenza.

Quindi se dal punto di vista hardware la longevità è molto buona, non lo è dal punto di vista software. Questo crea un disallineamento poco interessante.

Apple fornisce sicuramente una longevità nettamente superiore dal punto di vista software. A oggi iOS 16 è compatibile con gli iPhone 8. Un dispositivo lanciato nel 2017, quindi 5 anni fa. Tutt’ora riceve aggiornamenti sia del sistema operativo che di sicurezza.

In conclusione

Il servizio QuickFix di Nokia rappresenta una svolta importante per i consumatori che desiderano smartphone facilmente riparabili a prezzi accessibili. Tuttavia, il fatto che Nokia non fornisca aggiornamenti software per un periodo prolungato potrebbe creare un disallineamento poco interessante dal punto di vista della longevità del dispositivo.

D’altra parte, Apple fornisce una longevità superiore dal punto di vista software, ma i suoi prodotti sono notoriamente difficili da riparare. In ogni caso, QuickFix di Nokia potrebbe essere un importante catalizzatore per incentivare altre aziende a seguire l’esempio e ad adottare politiche di riparabilità più sostenibili.

Ora che è stato dimostrato che una retta via è percorribile, la speranza è che Apple abbracci l’ecosostenibilità fino in fondo, tenendo realmente al pianeta e non necessariamente al fatturato.

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