Mac Pro 2023 con Apple Silicon
MacPro 2023 con Apple Silicon

Dopo tanta attesa finalmente il 2023 diventa il lancio dei nuovi Mac Pro: gli ultimi computer di Apple che avevano ancora i processori Intel. L’introduzione della nuova generazione di Mac Pro con Apple Silicon ha cambiato radicalmente le prestazioni e le caratteristiche di questi potenti computer.

Inoltre la società ha presentato anche i nuovi Mac Studio 2023, con i nuovi processori M2 Max e M2 Ultra.

Introduzione ai nuovi Mac Pro 2023

Il nuovo MacPro 2023 è stato presentato come il computer più potente mai realizzato da Apple. Grazie all’adozione dei nuovi chip Apple Silicon M2 Max e M2 Ultra, i nuovi Mac Pro offrono prestazioni fino a sei volte superiori rispetto ai precedenti modelli basati su processori Intel. Questa transizione ha completato il passaggio dei Mac allo sviluppo interno di Apple per quanto riguarda i processori, aumentando notevolmente le potenzialità dei Mac Pro.

Il chip M2 Max offre una CPU a 12 core, una GPU fino a 38 core e fino a 96 GB di memoria unificata con una larghezza di banda di 400 GB/s. Il chip M2 Ultra, invece, presenta una CPU a 24 core, una GPU fino a 76 core e fino a 192 GB di memoria unificata con una larghezza di banda di 800 GB/s.

Confronto tra MacPro 2023 e Mac Pro 2022

Il passaggio dai processori Intel ai chip Apple Silicon ha portato a un aumento significativo delle prestazioni dei Mac Pro. Se confrontiamo i Mac Pro 2023 con i Mac Pro 2022, vediamo che la nuova generazione offre prestazioni fino a tre volte superiori rispetto ai modelli precedenti basati su Intel.

Questo miglioramento è dovuto principalmente all’introduzione dei chip Apple Silicon, che offrono un’architettura più efficiente e prestazioni superiori rispetto ai processori Intel utilizzati nei Mac Pro 2022.

Il design dei nuovi Mac Pro 2023 rimane sostanzialmente invariato rispetto ai modelli precedenti, mantenendo l’aspetto elegante e professionale che contraddistingue i prodotti Apple. Tuttavia, i nuovi MacPro offrono una connettività notevolmente migliorata rispetto ai modelli del 2022.

Cosa prevedono invece i Mac Studio 2023?

I Mac Studio 2023
I Mac Studio 2023

I nuovi chip M2 Max e M2 Ultra sono i più potenti mai prodotti da Apple. Entrambi si basano sull’architettura SoC (system on a chip), che integra CPU, GPU, I/O, Neural Engine e altri componenti su un unico circuito con memoria unificata. Questo permette ai Mac con chip Apple di essere più veloci, consumare meno energia e riscaldarsi di meno rispetto ai modelli precedenti.

L’innovativo chip M2 Ultra è stato progettato per poter essere collegato a un secondo M2 Max attraverso un’esclusiva architettura di packaging chiamata UltraFusion. Rispetto a qualsiasi altra tecnologia disponibile, UltraFusion permette di avere il doppio della densità di collegamenti tra i due, con una larghezza di banda interprocessore a bassa latenza di 2,5 terabyte al secondo e un consumo ridotto di elettricità.

Quale differenza tra i Mac Pro e i Mac Studio?

La vera differenza tra i due non è nelle prestazioni, ma nella modularità. Se il Mac Studio consente di usare solo l’hardware in esso incluso, nei nuovi Mac Pro ci sono degli slot PCIe per collegare nuovo hardware ed espandere le potenzialità del computer.

Questa funzionalità permette ai professionisti di personalizzare e ampliare il loro sistema in base alle proprie esigenze, aggiungendo schede DSP per l’audio, schede SDI per la connessione a telecamere e monitor professionali o altre soluzioni di rete e storage.

Questi offrono sette slot PCIe, sei delle quali sono slot di espansione aperte che supportano la generazione 4, offrendo il doppio della velocità rispetto alle versioni precedenti.

Prezzi e disponibilità dei Mac Pro 2023 e Mac Studio 2023

I nuovi Mac Pro hanno un prezzo che parte da 8.499 €, mentre i nuovi Mac Studio partono da 2.449 €. Prezzo che sale a 4.899 € con il nuovo chip M2 Ultra. La disponibilità parte dal 13 giugno.

In conclusione

Il MacPro 2023 rappresenta una svolta epocale per i computer professionali di Apple. Grazie all’introduzione dei chip Apple Silicon M2 Max e M2 Ultra, i nuovi MacPro offrono prestazioni senza precedenti, superando nettamente i modelli precedenti basati su processori Intel.

Il design elegante e le opzioni di connettività avanzate, insieme all’espansione PCIe e al potente sistema operativo macOS, fanno dei Mac Pro 2023 la scelta ideale per i professionisti che richiedono il massimo delle prestazioni e delle potenzialità da un computer.

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5 Commenti

  1. Bel passo indietro per i Mac Pro: da 1,5 TB di memoria RAM con i processori Intel a miseri 192 GB di RAM con i nuovi M2-Ultra.
    Per elaborazioni un po’ toste, un downgrade di 8 volte della memoria disponibile è un disastro.

    1. Attenzione che la gestione della memoria negli Apple Silicon non è la stessa gestione negli Intel

      1. Non è una questione di gestione, ma di quantità: passare da 1536 GB a 192 GB di RAM, significa solo che con gli Intel era possibile caricare in memoria un intero genoma umano (3 miliardi e rotti di basi) e lavorarci direttamente (con indici, mappe e set di appoggio), ora – con gli M2-Ultra – non più.
        E si ritorna ai serveroni Linux per fare lavori “seri”…

      2. Dipende. Perché i chip Apple Silicon possono usare la memoria di storage come memoria RAM all’occorrenza. Quindi è tutto relativo.

  2. No, per niente: la “memoria di storage” è – a dirne bene – almeno mille volte più lenta che la RAM.
    Se devo lavorare con 10 Gibi-elementi con un payload da 128 byte cadauno (1280 GiB = 1,25 TiB) con un’elaborazione che sui Mac Pro Intel impiegava una settimana, sui nuovi Mac Pro M2-Ultra impiega non meno di un decennio (se va bene).
    Non è che bisogna per forza incensare Apple ad ogni costo: i nuovi processori M2-Ultra sono una figata, ma fino a quando non potranno indirizzare (effettivamente, non solo “teoricamente) almeno 2 TiB di RAM on-board, non sono al livello degli Intel per quel che riguarda elaborazioni “serie”.

    Se vuoi un “esempio banale” di come un vecchio PC con 32 GiB di RAM possa surclassare qualunque Mac con processori M1, M2 (od anche i futuri M3), prova ad eseguire il “Basic Benchmark” spiegato a questo link (ci sono i sorgenti disponibili in C++ ed in totale sono meno di 200 linee di codice):
    https://agbm.cloud

    Con i seguenti parametri:
    – Elements exponent.: 30
    – Seed…………………..: la tua data di nascita espressa in Unix Time (secondi)
    – Time limit…………….: 0

    Con il PC sopracitato io ci impiego circa un’ora e mezza: a chiunque – con un Mac (qualunque Mac) – ci impieghi meno di 5 (CINQUE) ANNI, pago una cena.

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