
Silo è nato come una serie di libri da cui poi è stata tratta la serie TV su Apple TV+. I libri, scritti da Hugh Howey sono stati auto prodotti dopo un finanziamento da 500.000 $ che convinse la casa editrice Simon & Schuster a distribuirlo.
In totale i libri sono 9, ma poi sono stati raccolti in 3 volumi:
Apple ne ha ottenuto i diritti di realizzazione della serie dalla 20th Century Fox che li aveva comprati per realizzare un film diretto da Ridley Scott, poi mai realizzato.
La prima stagione, iniziata lo scorso 5 maggio, comprende il primo libro, vale a dire i primi 5 libri originali di Howey, e riguardano il funzionamento e i misteri del Silo.
Il secondo libro è un prequel e racconta i fatti avvenuti prima degli eventi del silo. Mentre il terzo libro unisce il primo e il secondo libro.
La trama di Silo
Siamo in un’epoca post atomica. Il mondo si è sfidato a suon di bombe atomiche e l’umanità è stata spazzata via, eccetto per chi ha trovato rifugio nel silo. Qui abitano 10.000 persone in 100 livelli di profondità.
Ognuno nel silo ha un ruolo ben preciso e deve rispettare “Il Patto”: una serie di regole nate per garantire la sopravvivenza del Silo. Per esempio una delle regole è che non può essere costruito un ascensore, per evitare che le persone del livello basso accedano troppo facilmente al livello alto. Inoltre per fare un figlio bisogna ottenere un’autorizzazione, per evitare il sovrappopolamento e la riduzione delle risorse.

Ovviamente c’è molto classismo nel silo. In fondo alla struttura ci sono i meccanici e chi fa lavori umili, mentre nei piani alti abitano persone come quelle del reparto IT, che si occupano dell’elettronica del Silo e i giudiziali: il braccio armato della giustizia. C’è anche una miniera con dei minatori, persone mandate lì per punizione.
Nella serie conosceremo lo sceriffo Holston (l’attore David Oyelowo1Visto in film come Selma, The Last King of Scotland e Nightingale) e il suo vice Marnes (l’attore Will Patton 2Visto in Armageddon, Fuori in 60 secondi, The Punisher, ma anche nella serie Yellowstone).
Holston, che ha perso la moglie qualche tempo addietro, decide di uscire dal Silo. Si era convinto che fuori il mondo fosse tornato vivibile. Chi decide di andare fuori viene mandato a “pulire”, vale a dire a passare un panno sulla webcam esterna che consente di vedere il mondo esterno attraverso degli schermi presenti nella struttura. Se per troppo tempo nessuno esce a pulire il paesaggio diventa sempre più buio.
Il problema è che se qualcuno esce a pulire, nonostante indossi una tutta ignifuga, muore dopo pochi secondi, quindi il paesaggio che vedono gli abitanti del silo è anche pieno di cadaveri.

Quando Holston esce, e muore, viene sostituito da Juliette (l’attrice Rebecca Ferguson, che è anche tra le produttrici3Vista in film come Mission Impossible, Dune, Doctor Sleep ed Hercules). Juliette è però un meccanico che ha accettato il ruolo solo per scoprire chi avesse ucciso il suo innamorato, custode di un prezioso segreto sul Silo.
Quindi in questa prima stagione si affrontano le dinamiche del Silo, le sue logiche e la storia di Juliette alla ricerca della verità.
Le mie impressioni sulla serie
Nonostante la trama sembri scontata, Silo è ben costruito. La serie appassiona molto e infatti è diventata una delle più viste nel catalogo di Apple TV+.
Guardandolo non si può non notare la presenza di alcuni riferimenti culturali e storici. Per esempio c’è molta assonanza con il gioco Fallout Shelter. Debuttato nel 2015, il gioco racconta proprio le vicende di alcune persone racchiuse in un silo dopo una guerra atomica.
Lo scopo del gioco di strategia è costruire aree del silo per far sopravvivere i suoi abitanti per il maggior numero di giorni possibili.

Inoltre c’è chi un silo l’ha costruito sul serio. L’ingegnere Larry Hall ha realizzato una serie di bunker per ricchi in un silo missilistico costruito nel 1960 durante la Guerra Fredda. Questi era usato per conservare i missili nucleari Atlas da usare in caso di attacco russo.
Formato da 15 piani, profondo 60 metri, questo silo può ospitare fino a 75 persone e contiene tutto per sopravvivere diversi anni, da un orto fino a una piscina. Per accedervi bisogna acquistare una quota da 1,2 milioni di €.
Ma tornando alla serie, è ovvio che qui il gioco si basi su due pilastri importanti: i segreti del silo e l’ansia di vivere in uno spazio sotto terra. Per tutta la serie ci si chiede se il mistero sia vero: fuori non c’è più pericolo e si sta cercando di nasconderlo agli abitanti per mantenere il potere sulle persone? A cosa serve l’enorme porta sul fondo del Silo? Perché il silo è stato costruito e da chi?

Alcune di queste domande trovano fortunatamente risposta alla fine della prima stagione. Altre saranno risolte probabilmente nella prossima stagione.
Il fattore mistero è molto ben conservato. Sembra quasi ricordare lo stesso livello ottenuto dalla botola trovata da John Lock nella serie Lost. Quindi sono meccanismi mentali non nuovi ma che a quanto pare funzionano sempre.
L’accoglienza di Silo
Secondo i dati raccolti da Television Stats, Silo è la quarta serie più seguita di giugno e la prima se prendiamo in considerazione il solo catalogo di Apple TV+.
Su Rotten Tomatoes il punteggio è del 88%. Quindi è tra le serie più apprezzate tra gli utenti. Questo ha convinto Apple ad annunciare già la seconda stagione, anche se al momento non sappiamo quando arriverà.
È molto probabile che la società chiuderà il cerchio anche con la terza stagione, per coprire il terzo libro.
Intanto trovate la prima stagione su Apple TV+.
In conclusione
Silo su Apple TV+ è un’esperienza intrigante e coinvolgente che fonde una trama post-apocalittica con i temi classici di potere, sopravvivenza e scoperta della verità. Sebbene gli elementi narrativi siano familiari, la serie li combina in modo nuovo ed emozionante, generando molta suspense e attirando lo spettatore nel misterioso mondo del Silo.
Le prestazioni di Rebecca Ferguson, David Oyelowo e Will Patton contribuiscono notevolmente all’atmosfera della serie, conferendole gravità e autenticità. Inoltre, il collegamento con elementi culturali e storici arricchisce la trama, offrendo ulteriori livelli di comprensione.
Nonostante l’ambientazione sotterranea, la serie è lontana dall’essere claustrofobica, offrendo invece un esplorazione profonda del comportamento umano in circostanze estreme. Silo è diventato un successo tra gli spettatori, segnando un altro successo per Apple TV+ e confermando una seconda stagione.
Riferimenti:
- 1Visto in film come Selma, The Last King of Scotland e Nightingale
- 2Visto in Armageddon, Fuori in 60 secondi, The Punisher, ma anche nella serie Yellowstone
- 3Vista in film come Mission Impossible, Dune, Doctor Sleep ed Hercules
Recensione di Silo su Apple TV+: Analisi e Impressioni della Serie Basata sui Libri di Hugh Howey

Regista: Graham Yost
Data di creazione: 2023-05-05 14:32
4.4
Pro
- Trama coinvolgente con elementi di suspense e mistero
- Interpretazioni solide da parte del cast
- Collegamenti ben eseguiti con elementi culturali e storici
- Accoglienza positiva da parte del pubblico e dei critici
Contro
- Elementi narrativi a volte familiari
- Ambientazione sotterranea potrebbe risultare claustrofobica per alcuni spettatori