
L’anno scorso vi parlai di Grammarly: un servizio molto ben fatto per aiutare a scrivere in inglese correttamente. Lo utilizzerei molto anche oggi, se non fosse che l’abbonamento costa ben 30 € al mese.
Fortunatamente sono riuscito a trovare qualcosa di alternativo: LanguageTool che costa molto meno. È uno strumento di correzione di testo in italiano e in altre lingue come l’inglese, che può essere utilizzato su vari dispositivi e applicazioni.
Utile per chi ha una scrittura incerta, soprattutto in altre lingue come l’inglese, e vuole uno strumento in grado di aiutarlo a evitare strafalcioni.
In questo articolo:
Cos’è LanguageTool?
LanguageTool è un software avanzato di correzione del testo, progettato per aiutare gli utenti a migliorare la loro scrittura. Si integra facilmente con Mac, iOS, iPadOS, Safari e altre applicazioni comuni, offrendo un’ampia gamma di funzionalità di correzione della grammatica e dell’ortografia.
Il servizio supporta la correzione del testo in più di 30 lingue e dialetti, compresi l’italiano e l’inglese. Questa caratteristica lo rende uno strumento indispensabile per chi scrive in diverse lingue.
Il servizio, per quanto sia a pagamento, ha una natura open source. Infatti su GitHub si può trovare il codice dell’applicativo. Inoltre esiste una pagina dedicata con tutte le risorse per sviluppatori: dalle API per integrarlo nelle app fino alla creazione di un server locale dove far girare il servizio.
LanguageTool può essere utilizzato su vari browser internet come Safari attraverso un’estensione. Inoltre, il software può essere integrato con applicazioni di testo comuni come Word, l’app Nota, Mail, Outlook e molte altre, rendendo la correzione del testo facile e veloce.
Controllo avanzato di grammatica, punteggiatura e stile
Lo strumento offre un controllo avanzato di grammatica, punteggiatura e stile. Esegue più di 20.000 controlli aggiuntivi per l’inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese e polacco per perfezionare lo stile del testo ed evitare errori imbarazzanti.
Per alcune lingue come l’inglese, ma non per l’italiano, offre anche una funzione di riformulazione basata sull’intelligenza artificiale. Questa funzione può aiutare gli utenti a riscrivere le loro frasi affinché siano più formali, più fluenti o semplicemente più brevi.
Le mie impressioni su LanguageTool
Sto usando lo strumento da alcuni giorni e lo trovo ben fatto come Grammarly. Probabilmente una cosa dove lo trovo carente è l’integrazione nelle app.
Se Grammarly si installa per esempio nel Mac e funziona in tutte le app, LanguageTool deve essere approvato per singola app. Se questo dal punto di vista della privacy è un elemento a suo favore, bisogna sottolineare che non tutte le app sono al momento supportate.
Per esempio troviamo Safari con l’estensione, ma anche Mail, Note, Messaggi, Slack, Word e Teams di Microsoft. Non altro. Quindi se vi serve in altre app potete al massimo copiare il testo, tornare in LanguageTool e incollarlo lì per il controllo.
Non c’è il supporto di altre app al di fuori di quelle indicate. Per Windows l’elenco si ferma a Outlook, Notepad e poco altro. Per iOS e iPadOS, invece, funziona mediante una tastiera virtuale da installare, quindi può essere usato in qualsiasi app.
LanguageTool offre sia un piano gratuito che un piano a pagamento. Il piano gratuito offre un controllo base della grammatica e dell’ortografia, mentre il piano a pagamento offre funzionalità avanzate e maggiore capacità di correzione del testo.
Sicurezza e privacy con LanguageTool
Per quanto riguarda la privacy, l’azienda che lo gestisce si impegna a garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni degli utenti. Nessun testo viene memorizzato dal componente aggiuntivo del browser, assicurando così la privacy dell’utente.
I testi sono inviati ai server dell’azienda, a meno che non lo carichiate su un vostro server, insieme ad alcune informazioni base come IP e dispositivo utilizzato. Ma dopo il check sono cancellati. La società mi ha indicato che solo in caso di errori del sistema di controllo del testo potrebbe capitare che sia analizzato da personale umano per il debug.
Quanto costa LanguageTool?
Il piano gratuito di LanguageTool offre un controllo base di grammatica, punteggiatura e stile. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni, come un limite di 10.000 caratteri per testo e solo tre riformulazioni di frasi al giorno gestite dall’intelligenza artificiale.
Il piano a pagamento offre un controllo avanzato di grammatica, punteggiatura e stile. Esegue più di 20.000 controlli aggiuntivi per migliorare lo stile del testo e prevenire errori imbarazzanti. Inoltre, permette fino a 150.000 caratteri per campo di testo e offre riformulazioni di frasi illimitate gestite dall’intelligenza artificiale.
Se Grammarly costa ben 144 € l’anno, per LanguageTool costa, nel momento in cui vi scrivo, 47,92 € l’anno. Quindi quasi un terzo rispetto al concorrente.
In conclusione
LanguageTool si è rivelato un degno concorrente di Grammarly, specialmente per chi è alla ricerca di un’alternativa più economica. Con un costo annuale di soli 47,92 €, offre un’ampia gamma di funzionalità che vanno dalla correzione grammaticale alla punteggiatura e allo stile. La sua natura open-source è un altro punto a suo favore, permettendo una maggiore trasparenza e personalizzazione.
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. L’integrazione con le app potrebbe essere migliorata. Mentre Grammarly è più “plug-and-play”, LanguageTool richiede un’approvazione per ogni singola app, il che può essere un po’ macchinoso. Ma, hey, se siete dei paladini della privacy, questa potrebbe essere una caratteristica positiva per voi.
In termini di sicurezza e privacy, LanguageTool non delude. I dati sono gestiti con cura e non vengono memorizzati, a meno che non si opti per un server privato. E con il piano gratuito, perché non dargli una possibilità?