Buy Now Pay Later

Apple sta rivalutando la sua strategia nel settore dei pagamenti dilazionati, noto come “Buy Now Pay Later” (BNPL). Questo sistema permette agli utenti di acquistare un prodotto e pagarlo a rate, senza interessi o commissioni aggiuntive.

La società ha deciso di abbandonare questa funzionalità, tra l’altro disponibile solo in Nord America, per puntare su qualcos’altro da usare su scala globale.

Il colosso di Cupertino, infatti, ha recentemente annunciato che non offrirà più prestiti diretti tramite l’app di pagamento Apple Pay Later. Collaborerà invece con istituti di credito come Citi, Synchrony, HSBC e Monzo per fornire opzioni di pagamento rateale ai clienti Apple Pay.

Questa svolta strategica arriva dopo le recenti difficoltà del settore BNPL, causate dall’aumento dei tassi d’interesse.

Che cos’è il sistema Buy Now Pay Later

Introduzione a Buy Now Pay Later

Il Buy Now Pay Later (BNPL), noto anche come “Compra Ora Paga Dopo”, è una forma di finanziamento che consente ai consumatori di effettuare acquisti e pagarli in una data futura, spesso senza interessi.

È una tipologia di credito tramite la quale i clienti acquistano beni o servizi, pagando il prezzo dovuto successivamente e anche mediante rateizzazione.

Questa modalità di pagamento dilazionato è applicabile per spese di piccolo e medio importo e offre ai consumatori la possibilità di dilazionare la propria spesa nel tempo, specialmente se si tratta di beni o servizi di un certo valore.

Per i merchant, il vantaggio principale sta nella possibilità di scongiurare l’abbandono del carrello e nella fidelizzazione del cliente.

Ma se non ci sono interessi da pagare, come guadagnano le aziende? A pagare è l’esercente, ricevendo l’integrazione del servizio nel suo sistema e-commerce in cambio di una fee annuale. Apple, invece, non offriva questo tipo di servizi, applicando un modello di business poco profittevole.

Quando Apple ha deciso di entrare in questo mercato

Le indiscrezioni erano state alimentate dopo l’acquisizione della start up inglese Credit Kudos, specializzata nel credit scoring.

Successivamente la società, nel 2021, annunciò la nascita del servizio Apple Pay Later, poi ufficializzato alla WWDC 2022.

Il servizio consentiva negli Stati Uniti di distribuire il costo di un acquisto in quattro pagamenti nell’arco di sei settimane, senza pagare interessi o commissioni. In Italia non è mai arrivato.

Ragioni dell’abbandono

Cosa ha deciso Apple in merito

Apple ha preferito esternalizzare il servizio Buy Now Pay Later (BNPL): d’ora in poi i prestiti a rate saranno offerti agli utenti tramite carte di credito e di debito di soggetti terzi.

A partire dalla fine dell’anno, gli utenti di tutto il mondo potranno accedere ai prestiti rateali offerti tramite carte di credito e debito, nonché istituti di credito, quando effettuano il pagamento con Apple Pay. Con l’introduzione di questa nuova offerta globale di prestito rateale, non offriremo più Apple Pay Later negli Stati Uniti. Il nostro obiettivo continua a essere quello di fornire ai nostri utenti accesso a opzioni di pagamento facili, sicure e private con Apple Pay, e questa soluzione consentirà permetterci di offrire pagamenti flessibili a più utenti, in più luoghi in tutto il mondo, in collaborazione con banche e istituti di credito abilitati ad Apple Pay.

I servizio di dilazione sarà lanciato nel Regno Unito grazie alle banche HSBC e Monzo, mentre negli Stati Uniti sarà disponibile per i clienti di Citi e di Synchrony e per gli istituti di credito che si servono del fornitore di software Fiserv.

Nessun pericolo invece per gli utenti che hanno aderito in passato al BNPL di Apple: per loro il servizio resterà disponibile fino al pagamento dell’ultima rata. Tuttavia, Apple non offrirà più nuovi prestiti tramite Apple Pay Later.

I motivi dell’abbandono di BNPL

L’ingresso nel BNPL era stato considerato una sfida ai big del settore, come Klarna, Scalapay e Affirm. Ora Apple si è tirata indietro, o quanto meno ha cambiato strategia appoggiandosi alle banche o alleandosi con i suoi rivali.

La ritirata dal BNPL si spiega invece con le difficoltà del settore, che non sta vivendo un momento d’oro. Finché i tassi d’interesse erano bassi, gli utenti facevano ampio ricorso ai pagamenti dilazionati. Ma dopo la stretta monetaria decisa da Fed e BCE, il BNPL è finito sotto pressione.

La decisione di Apple di aprire il processo di check-out di Apple Pay a società terze è stata influenzata anche dalle crescenti pressioni dei regolatori, a cominciare dalla Commissione europea.

I concorrenti del sistema Buy Now Pay Later

Il caso italiano Scalapay

La società Scalapay è stata una delle principali promotrici del servizio Buy Now Pay Later (BNPL) in Italia. Questo sistema di pagamento rateizzato ha riscosso un notevole successo, con un impatto significativo sugli indicatori di performance nel settore dell’e-commerce.

Nello specifico, l’implementazione di BNPL ha portato a un aumento del 48% nel valore medio degli ordini e a un incremento dell’11% nel tasso di conversione.

Il caso Klarna

Klarna, una delle società pioniere nel settore BNPL, ha contribuito in modo determinante all’introduzione di questo sistema di pagamento rateizzato. La sua offerta, denominata “Klarna Checkout”, ha cambiato l’esperienza di acquisto online, permettendo agli utenti di completare il processo di checkout in modo rapido e semplice, senza la necessità di fornire informazioni di pagamento dettagliate.

Questo approccio ha portato a un significativo miglioramento del tasso di conversione, contribuendo a rendere Klarna un attore di primo piano nell’industria dell’e-commerce.

In conclusione

L’abbandono del Buy Now Pay Later da parte di Apple negli Stati Uniti rappresenta una svolta strategica significativa, che riflette le difficoltà del settore BNPL e le crescenti pressioni dei regolatori.

La scelta di collaborare con banche e istituti di credito per offrire opzioni di pagamento rateale più flessibili su scala globale potrebbe rivelarsi vincente per il colosso di Cupertino, permettendogli di raggiungere un pubblico più ampio e di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

In Italia, visto che il servizio di Apple è nel lungo elenco di quelli mai arrivati nel nostro Paese, non cambia granché. Siamo ancora in attesa di Apple Pay Cash e Apple Card.

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