
L’intelligenza artificiale conversazionale sta rapidamente evolvendo, ma esistono ancora numerose opportunità per rendere le interazioni più naturali e personali. ChatGPT rappresenta uno degli assistenti AI più avanzati disponibili oggi, eppure l’esperienza utente presenta ancora diverse limitazioni che impediscono una vera sensazione di naturalezza durante le conversazioni. Questo divario tra le aspettative degli utenti e la realtà attuale dell’interazione con l’AI offre interessanti spunti di riflessione per il product management.
Le attuali limitazioni di ChatGPT non sono solo tecniche, ma anche concettuali. Mancano elementi fondamentali che caratterizzano le interazioni umane: continuità della memoria, riconoscimento visivo, espressività, personalizzazione e consapevolezza temporale. Queste carenze rappresentano aree di miglioramento significative che potrebbero definire la prossima generazione di assistenti AI.
Ho deciso quindi di suggerire 6 user stories a OpenAI per migliorare chatGPT nei prossimi mesi.
Indice dei contenuti
Memoria Continua: Advanced Voice Con Accesso Completo Allo Storico
“Come utente multimodale, voglio che Advanced Voice abbia accesso completo allo storico delle mie conversazioni testuali con ChatGPT, così da non dover ripetere informazioni già condivise quando passo dalla modalità testo a quella vocale.”
La modalità Advanced Voice di ChatGPT rappresenta un importante passo avanti nell’interazione vocale con l’AI, ma attualmente soffre di una limitazione significativa: non può accedere all’intero storico delle conversazioni memorizzate dall’utente. Questa disconnessione tra le diverse modalità di interazione crea un’esperienza frammentata che ostacola lo sviluppo di una relazione continua e coerente con l’assistente.
Il problema è particolarmente evidente quando gli utenti passano dalla modalità testuale a quella vocale. L’assistente vocale sembra “dimenticare” elementi cruciali discussi in precedenti conversazioni testuali, costringendo l’utente a fornire ripetutamente le stesse informazioni. Questa mancanza di continuità interrompe il flusso naturale della comunicazione e riduce il valore percepito dell’assistente.
Riconoscimento Visivo Personalizzato: Il Tuo Volto Nelle Creazioni AI
“Come creatore di contenuti visivi, voglio addestrare ChatGPT a riconoscere e riprodurre accuratamente il mio volto nelle immagini generate, così da poter creare rapidamente visualizzazioni personalizzate senza dover ripetutamente caricare o descrivere il mio aspetto.”
Attualmente, gli utenti di ChatGPT che desiderano generare immagini con il proprio volto devono ripetutamente caricare o descrivere il proprio aspetto. Questa procedura risulta tediosa e spesso produce risultati inconsistenti, limitando significativamente l’utilità della generazione di immagini per scopi personali o professionali.
Il problema diventa particolarmente evidente quando gli utenti desiderano creare una serie di immagini che li includano in diversi scenari o contesti. L’inconsistenza nella rappresentazione visiva e la necessità di ripetere dettagli descrittivi creano attrito nell’esperienza utente e limitano il potenziale creativo dello strumento.
La soluzione proposta è un sistema di profilo immagine personalizzato che permetta agli utenti di addestrare l’AI a riconoscere e riprodurre consistentemente il loro aspetto. Questo profilo visivo funzionerebbe come un modello di riferimento che l’AI potrebbe utilizzare ogni volta che l’utente richiede la creazione di un’immagine che lo includa.

Identità Visiva dell’AI: Un Volto Per Il Tuo Assistente Digitale
“Come utente della modalità vocale, voglio poter scegliere e personalizzare un avatar visivo per ChatGPT, così da rendere le conversazioni più coinvolgenti e creare una connessione emotiva più forte con l’assistente.”
L’attuale interfaccia di ChatGPT in modalità vocale avanzata utilizza animazioni astratte di figure geometriche che, per quanto esteticamente gradevoli, non offrono il livello di connessione emotiva che caratterizza le interazioni umane. Questa rappresentazione minimalista, sebbene funzionale, crea una distanza psicologica che limita il coinvolgimento durante le conversazioni.
Le conversazioni umane sono intrinsecamente multimodali e il contatto visivo gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della fiducia e nella percezione di autenticità. L’assenza di un volto con cui interagire durante le conversazioni vocali con ChatGPT riduce la naturalezza dell’interazione e limita l’immersione dell’utente nell’esperienza conversazionale.
Personalizzazione Fonetica: Insegnare All’AI Come Pronunciare Correttamente
“Come utente con un nome non comune o che lavora con terminologia specializzata, voglio poter insegnare a ChatGPT la corretta pronuncia di parole specifiche, così che l’assistente vocale possa utilizzarle accuratamente nelle future conversazioni senza bisogno di correzioni ripetute.”
Un problema ricorrente nell’interazione vocale con ChatGPT emerge quando l’assistente deve pronunciare ripetutamente nomi di persone, luoghi o termini specifici del settore professionale dell’utente.
Il problema è che attualmente l’AI utilizza regole fonetiche generalizzate che spesso non catturano le sfumature di pronuncia desiderate dall’utente, specialmente per nomi propri o parole con origini linguistiche diverse. Nonostante le correzioni dell’utente, l’assistente non “ricorda” queste preferenze di pronuncia tra una sessione e l’altra, costringendo a ripetute correzioni.
La soluzione proposta è l’implementazione di un sistema di apprendimento fonetico personalizzato che permetta all’AI di memorizzare e riprodurre pronunce specifiche secondo le indicazioni dell’utente.

Consapevolezza Temporale: Un Assistente Che Vive Nel Tuo Tempo
“Come utente che fa affidamento su ChatGPT per informazioni contestuali, voglio che l’assistente abbia piena consapevolezza della data e ora attuali, così da poter fornire risposte pertinenti a domande relative a eventi temporali come ‘cosa c’è in TV stasera’ o ‘quanto manca al mio compleanno’.”
Attualmente, ChatGPT ha una conoscenza limitata del tempo reale, con informazioni che si fermano alla data del suo ultimo aggiornamento e senza la capacità di conoscere l’ora locale dell’utente. Questa mancanza di consapevolezza temporale impedisce all’assistente di fornire risposte contestualmente rilevanti a domande legate al tempo presente o futuro.
La soluzione prevede l’integrazione di un sistema di consapevolezza temporale che permetta all’AI di accedere costantemente all’ora e alla data correnti, preferibilmente adattandosi al fuso orario dell’utente. Questo sistema consentirebbe all’assistente di comprendere riferimenti temporali come “oggi”, “domani” o “tra due settimane” e di calcolare correttamente intervalli di tempo tra date.
Proattività Contestuale: Da Assistente Reattivo a Partner Collaborativo
“Come professionista impegnato in progetti complessi, voglio che ChatGPT monitori attivamente le nostre conversazioni per identificare opportunità di assistenza non esplicitamente richieste, così da ricevere suggerimenti contestuali che mi aiutino a raggiungere i miei obiettivi in modo più efficiente.”
Attualmente, ChatGPT funziona principalmente come un sistema reattivo che risponde solo quando viene interpellato direttamente dall’utente. Questa modalità di interazione pone l’intero onere dell’iniziativa sull’utente, che deve sempre sapere esattamente cosa chiedere per ottenere assistenza.
La soluzione proposta prevede l’implementazione di un sistema di proattività contestuale che permetta all’AI di monitorare le conversazioni per identificare opportunità di assistenza non esplicitamente richieste. L’assistente potrebbe offrire suggerimenti pertinenti basati sul contesto della conversazione, anticipando potenziali necessità dell’utente.
Conclusione: Verso Un’Esperienza Utente Veramente Personale
Le sei user stories analizzate delineano un percorso evolutivo chiaro per ChatGPT, orientato verso un’esperienza d’uso più personale, contestuale e naturale. L’implementazione di queste funzionalità trasformerebbe l’assistente AI da uno strumento principalmente testuale e reattivo a un vero compagno conversazionale multimodale e proattivo.
La chiave di questa evoluzione risiede nel superamento delle attuali limitazioni di persistenza della memoria, rappresentazione visiva, consapevolezza temporale e personalizzazione fonetica. Ciascuna delle funzionalità proposte affronta un aspetto specifico dell’interazione umana che attualmente manca nell’esperienza ChatGPT, avvicinando progressivamente l’AI alla fluidità e naturalezza delle conversazioni tra persone.
OpenAI ha dimostrato una notevole capacità di innovazione rapida, e queste implementazioni rappresentano un naturale passo avanti per un’azienda che ha fatto dell’interazione naturale con l’AI la propria missione. Il successo di queste evoluzioni dipenderà non solo dalla fattibilità tecnica, ma anche dalla capacità di implementarle mantenendo gli elevati standard di sicurezza, etica e rispetto della privacy che caratterizzano la piattaforma.
FAQ: Miglioramenti Futuri di ChatGPT
Quando potrebbero essere implementate queste funzionalità?
Sebbene OpenAI non abbia annunciato ufficialmente una roadmap per queste specifiche funzionalità, il ritmo di innovazione dell’azienda suggerisce che alcune di queste implementazioni potrebbero apparire nei prossimi 6-12 mesi, con un approccio graduale che potrebbe iniziare dalle funzionalità meno complesse come la consapevolezza temporale.
Queste funzionalità sarebbero disponibili per tutti gli utenti o solo per gli abbonati premium?
Basandosi sulle strategie di implementazione precedenti di OpenAI, è probabile che alcune funzionalità basilari come la consapevolezza temporale potrebbero essere disponibili per tutti gli utenti, mentre funzionalità più avanzate e ad alta intensità di risorse come gli avatar animati potrebbero essere riservate inizialmente agli abbonati ChatGPT Plus.
Ci sono preoccupazioni etiche o di privacy legate a queste implementazioni?
Certamente. In particolare, le funzionalità che coinvolgono dati biometrici come il riconoscimento facciale per la creazione di immagini personalizzate richiederebbero solidi protocolli di sicurezza e consensi espliciti degli utenti. OpenAI dovrebbe implementare queste funzionalità con un approccio “privacy by design” che garantisca la protezione dei dati sensibili.
Come si confrontano queste proposte con le offerte dei concorrenti nel settore AI?
Alcune di queste funzionalità, come avatar personalizzati e consapevolezza temporale, sono già parzialmente implementate in altri sistemi AI come Character.AI o assistenti di dispositivi smart home. Tuttavia, l’integrazione completa di tutte queste capacità in un unico assistente conversazionale rappresenterebbe un significativo vantaggio competitivo per OpenAI.
Sarebbe possibile per gli sviluppatori terzi estendere queste funzionalità tramite l’API di ChatGPT?
Con l’evoluzione dell’API ChatGPT, è plausibile che OpenAI possa esporre alcune di queste funzionalità a sviluppatori terzi, permettendo integrazioni personalizzate in applicazioni verticali o casi d’uso specifici, ampliando ulteriormente l’ecosistema attorno alla piattaforma.