
Ieri sono stati diffusi i dati sull’ultimo trimestre fiscale di Apple. La società di Cupertino ha registrato un fatturato di 84,3 miliardi di $, in calo del 5% sul base trimestrale. Tutto sommato niente di apocalittico considerando che gli utili sono più o meno stabili.
L’unico prodotto che è calato è in realtà il prodotto di punta: l’iPhone. Il fatturato dello smartphone è calato del 15% scendendo a 52 miliardi di dollari. Come mai sono stati venduti meno iPhone? In fondo i prodotti sono validi e di buona qualità.
Dopo una difficile e approfondita analisi di mercato, Cook si è accorto che il problema sono i prezzi:
Abbiamo valutato il prezzo dell’iPhone XS negli Stati Uniti allo stesso modo in cui avevamo fissato un prezzo per l’iPhone X un anno fa. L’iPhone XS Max, che era nuovo, costava un centinaio di dollari in più rispetto all’XS, e poi abbiamo stabilito il prezzo del XR proprio nel punto dell’iPhone 8 e e iPhone 8 Plus. Quindi in realtà è una differenza piuttosto piccola negli Stati Uniti rispetto allo scorso anno.
Tuttavia, la questione dei cambi di cui Luca (Maestri – CFO di Apple ndr) ha parlato all’inizio ha amplificato questa differenza nei mercati internazionali, in particolare nei mercati emergenti, che tendono a muoversi molto più significativamente rispetto al dollaro.
Quindi sì, penso che il prezzo sia un fattore. E così stiamo lavorando su quelli attuali e abbiamo una serie di piani per affrontarli, compresi i pagamenti in permuta e a rate.
In altre parole Apple applica i prezzi americani all’estero e non si preoccupa del prezzo finale generato dal cambio della moneta e le tasse locali. Questo scoraggia le vendite. Speriamo che la società ne terrà conto con i prossimi iPhone.