
Se dimentico l’Apple Watch sul comodino senza appoggiarlo sull’apposita base di ricarica, il mattino seguente me lo trovo spento. Non so cosa faccia lo smartwatch di sera visto che resta fermo sul comodino e non spreca energia. Figuriamoci se lo tenessi al polso mentre dormo per registrare la qualità del sonno.
In fondo app per monitorare il sonno esistono già. Abbiamo nomi come Sleep++, AutoSleep e Sleep Pulse. Tutte valide per registrare le varie fasi del sonno, vedere quando si è finiti nella fase REM, avere un punteggio di qualità del riposo e svegliarsi nella fase migliore per la veglia.
Il problema, oltre alla scomodità di indossare l’orologio mentre si dorme, è l’autonomia. Di notte l’orologio si scarica. Non solo rischiamo di vederlo spegnersi proprio durante la raccolta dei dati, ma il giorno successivo dovremo attendere anche la carica della batteria.
Secondo voci di corridoio, però, la società sta pensando ad una soluzione a questo problema. Al momento la tabella di marcia prevede il primo Apple Watch con sistema di monitoraggio non per quest’anno, ma per il 2020.
La società starebbe pensando ad un sistema di sensori a basso consumo e ad una batteria più performante per avere più autonomia.
