Uno dei settori dove Apple è avanti molto rispetto ai concorrenti è quello dei chip. I processori prodotti dall’azienda sono superiori in prestazioni rispetto a quelli degli altri smartphone. Questo grazie all’architettura ARM e la collaborazione di TSMC.

Nel 2018, infatti, Apple fu la prima società al mondo a presentare un chip a 7nm con l’A12 Bionic. In soli 83,27 mm quadrati ci sono 6,9 miliardi di transistor. Questi permettono 6.000 miliardi di operazioni al secondo.

Probabilmente quest’anno si continueranno ad usare i chip a 7 nm, ma nonostante questo per il 2020 arriveranno quelli da 5 nm. Si tratta, per molti, il limite massimo di miniaturizzazione effettuabile con la tecnologia del silicio. Oltre questo limite bisognerà passare alla tecnologia a nanotubi di carbonio.

I chip a 5 nm consentiranno delle evoluzioni per la realtà aumentata, il deep learning, il machine learning e l’intelligenza artificiale. Per calcoli sempre più complessi.

La nuova tecnologia consentirà 1,8 volte la densità di transistor, riducendo nello stesso tempo i consumi. In aggiunta all’arrivo delle reti 5G, la nuova tecnologia potrebbe aumentare enormemente le possibilità per le prossime app e servizi.

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