Pluribus

Pluribus è una delle serie più ambiziose del catalogo Apple TV, ed è il tipo di progetto che segna un posizionamento chiaro: meno comfort, più esperimenti ad alto rischio narrativo. In un mercato streaming saturo di crime seriali e drama familiari, qui si gioca con fantascienza, satira sociale e dramma esistenziale, chiedendo allo spettatore di fare uno sforzo in più rispetto al binge passivo di fine giornata.

L’idea nasce da Vince Gilligan, già creatore di Breaking Bad e Better Call Saul, che decide di abbandonare il mondo del crimine per raccontare qualcosa di ancora più scomodo: cosa succede quando l’umanità viene “contagiata” dalla felicità stessa.

Il concept viene presentato ad Apple nel 2022 e il servizio di streaming ordina due stagioni in blocco fin dall’inizio, un segnale di fiducia raro nel panorama attuale1Secondo Deadline, Apple ha acquisito Pluribus con un ordine diretto di due stagioni, puntando sul brand autoriale di Vince Gilligan e sul successo di Better Call Saul..

Dal punto di vista produttivo, Pluribus è sviluppata da High Bridge Entertainment e Sony Pictures Television, con Gilligan, Jeff Frost, Diane Mercer, Allyce Ozarski, Gordon Smith, Alison Tatlock e la stessa protagonista Rhea Seehorn tra i produttori esecutivi 2Dettagli di produzione confermati dalla scheda ufficiale su Wikipedia e dalla pagina stampa di Apple TV.. Le riprese iniziano nel febbraio 2024 ad Albuquerque con il titolo di lavorazione Wycaro 339 e un budget stimato di circa 15 milioni di dollari a episodio, in linea con altri originali di fascia alta Apple.

La distribuzione segue il modello ormai tipico del servizio: due episodi al debutto il 7 novembre 2025, poi rilascio settimanale fino al 24 dicembre 2025. In parallelo, la comunicazione ufficiale lavora su un claim semplice ma efficace: “La persona più infelice della Terra deve salvare il mondo dalla felicità”, presente sia nella pagina press Apple sia nei materiali promozionali3Vedi la sinossi breve nella pagina ufficiale Pluribus – Apple TV Press..

Per chi segue l’ecosistema Apple, Pluribus si inserisce in una strategia coerente con altri originali più “autoriali” analizzati anche su melamorsicata.it, come Silo4Recensione approfondita su melamorsicata.it: Recensione di Silo su Apple TV. o The Studio5Vedi Recensione The Studio Apple TV+, altro esempio di serie Apple che punta sull’autorialità più che sulla quantità.: prodotti pensati per costruire “identità di brand” più che solo numeri di visualizzazioni.

Trama della serie (senza spoiler)

La trama di Pluribus parte da un’idea tanto assurda quanto disturbante. In un futuro molto vicino, un osservatorio astronomico intercetta impulsi provenienti da circa 600 anni luce di distanza. Da quei segnali, un team di scienziati ricava il “codice” per un virus sintetico, che finisce per diffondersi in tutto il pianeta. Il risultato non è l’estinzione classica, ma qualcosa di più sottile: l’umanità viene fusa in una grande mente collettiva, un unico organismo psichico dominato da una felicità forzata e artificiale.

In questo scenario resta un piccolo gruppo di immuni: tra loro c’è Carol Sturka, scrittrice fantasy che vive ad Albuquerque e che, all’inizio, è solo una persona cronicamente infelice, bloccata in una carriera stagnante e in un rapporto complicato con il proprio successo. Carol diventa, suo malgrado, il principale punto di frizione tra il mondo “vecchio”, fatto di individui e conflitti, e il nuovo organismo collettivo che ha assorbito tutti gli altri esseri umani.

Al suo fianco – o contro di lei, a seconda dei momenti – si muovono figure chiave come Zosia, emissaria selezionata dalla mente alveare per interfacciarsi con Carol, e Manousos Ovidio, gestore di depositi privati in Paraguay e altro raro sopravvissuto immune al virus6Cast principale e descrizioni personaggi da Wikipedia – Pluribus.. L’azione si sposta da Albuquerque ad altri luoghi chiave collegati all’origine del virus, ma il cuore narrativo resta la tensione tra Carol e questo nuovo “super-organismo” umano.

I temi centrali sono chiari fin dai primi episodi:

  • il prezzo della felicità obbligatoria rispetto al diritto di essere infelici;
  • la perdita dell’individualità in un mondo digitale e interconnesso (facile vederci un parallelo con reti sociali e AI generative);
  • la tentazione di appaltare decisioni e responsabilità a un’entità collettiva “più efficiente”, eco evidente dei dibattiti sull’uso estensivo dell’intelligenza artificiale.

Chi cerca solo azione troverà anche momenti di tensione e sequenze visivamente molto forti, ma Pluribus gioca soprattutto su dialoghi, situazioni paradossali e un umorismo nero che smonta l’idea che la felicità – specie quella “ottimizzata” da una pseudo-intelligenza collettiva – sia sempre un obiettivo neutro e desiderabile.

Carlos Manuel Vesga

Impressioni sulla serie

Dal punto di vista del ritmo, Pluribus è meno “droga da binge” di quanto ci si potrebbe aspettare dal creatore di Breaking Bad. La serie parte lenta, si prende tutto il tempo per far entrare lo spettatore nel mondo di Carol e del nuovo ordine globale. Ci sono episodi che sembrano quasi delle parabole autonome, altri che spingono l’arco narrativo principale in avanti in modo più deciso.

Chi arriva da altre serie Apple come Silo o Murderbot7Per un confronto con un’altra produzione sci‑fi Apple TV si veda Recensione Murderbot Apple TV. riconoscerà una certa coerenza di approccio: meno cliffhanger facili, più costruzione lenta di mondo e personaggi. Questo stile può risultare gratificante per chi ama riflettere tra un episodio e l’altro, ma rischia di essere percepito come “statico” da chi preferisce la progressione continua di eventi.

Sul piano dell’originalità, la serie non nasconde di dialogare con la fantascienza del passato: da L’invasione degli ultracorpi a Io sono leggenda fino a riferimenti dichiarati a Soylent Green8La sezione “Riferimenti ad altre opere” su Wikipedia elenca omaggi espliciti a classici come L’invasione degli ultracorpi, A come Andromeda e Soylent Green.. Il punto non è inventare tutto da zero, ma usare questi rimandi per parlare di contagio emotivo, algoritmi, omologazione digitale. Da questo punto di vista, l’operazione funziona: l’idea del “virus della felicità” è una metafora talmente diretta dell’ottimismo tossico e delle interfacce AI che “sanitizzano” ogni frizione, da risultare quasi disturbante.

L’impatto emotivo dipende molto dalla tolleranza del singolo spettatore per il cinismo di fondo. La serie non consola, e non offre una via d’uscita rassicurante: chiede di accettare che una certa quota di infelicità sia il prezzo dell’essere umani. È una posizione che, nel contesto Apple, suona quasi come un controcanto interessante alla narrativa aziendale sulle tecnologie che “semplificano” tutto: lo stesso ecosistema che promuove dispositivi e AI per ridurre attriti quotidiani ospita una serie che suggerisce che troppa frizione rimossa rischia di trasformarci in qualcosa di meno umano.

Per chi guarda la produzione Apple come pezzo della più ampia cultura digitale contemporanea, Pluribus è un tassello coerente con il trend di serie che mettono in discussione l’idea di controllo, ottimizzazione e delega alle macchine, già esplorato su melamorsicata.it in articoli dedicati all’AI e all’evoluzione degli assistenti.

Karolina Wydra e Samba Schutte

Curiosità sulla serie

Ordine di due stagioni fin da subito
Apple ha ordinato due stagioni in blocco già nel 2022, prima ancora che iniziasse la produzione. È una scelta che Apple ha riservato solo a pochi titoli, tipicamente legati a nomi forti o a libri con una struttura già definita. Nel caso di Pluribus, indica la volontà di raccontare una storia pensata su un arco più ampio, e non “corretta in corsa” in base alle analytics.

Titolo di lavorazione e location
Durante le riprese, la serie era identificata come Wycaro 339, girata ad Albuquerque, New Mexico, per circa sette mesi tra febbraio e settembre 20249Dettagli su periodo e luogo di riprese in “Produzione” su Wikipedia – Pluribus.. La scelta di tornare in New Mexico non è casuale: è lo stesso territorio narrativo e visivo che ha ospitato Breaking Bad e Better Call Saul, ma qui è usato per un’apocalisse più “silenziosa” e interiore.

Il budget per episodio
Ogni episodio di Pluribus ha un budget stimato di circa 15 milioni di dollari10Stima di budget riportata nella sezione produzione di Wikipedia, in linea con altre produzioni premium Apple TV.. Per avere un riferimento, siamo nell’ordine di grandezza di molte serie di punta delle piattaforme concorrenti: un investimento che conferma come Apple veda nelle serie di alto profilo un veicolo di immagine tanto quanto un prodotto da catalogo.

La scritta “This show was made by humans”
Nei titoli di coda appare la frase esplicita “This show was made by humans”, sottolineata dallo stesso Gilligan in interviste come presa di posizione contro l’uso massivo di AI nella scrittura e nella produzione audiovisiva. In un anno in cui Apple spinge molto su “Apple Intelligence”, il contrasto tra marketing aziendale e statement creativo è piuttosto evidente.

Omaggio ai classici sci‑fi anni ’50‑’70
Diversi episodi contengono citazioni dirette a film come L’invasione degli ultracorpi, A come Andromeda e 2022: i sopravvissuti (Soylent Green)11La sezione “Riferimenti ad altre opere” su Wikipedia elenca i titoli e i parallelismi principali.. Non sono solo easter egg per appassionati: servono a collocare Pluribus in una genealogia di storie che usano la fantascienza per parlare di controllo sociale, paure collettive e gestione del consenso.

Rhea Seehorn e Karolina Wydra

Accoglienza dalla critica

Su Rotten Tomatoes, Pluribus – Stagione 1 registra un Tomatometer del 98% su oltre 100 recensioni di critica professionale, con un Audience Score intorno al 68%12Dati sintetizzati dalla pagina Pluribus – Rotten Tomatoes e dalla scheda specifica di stagione: Pluribus: Season 1.. L’ennesima serie molto amata dai critici e più divisiva tra gli spettatori.

Tre recensioni positive (critici verificati)

“Wildly inventive and one of the best shows of the year, Pluribus turns an absurd premise into a scalpel‑sharp meditation on happiness, loneliness, and our willingness to be absorbed by systems that promise to make life easier.”Critico RT Top Critic, testata USA13Pull‑quote ricavata dalla sezione “First Reviews” dedicata a Pluribus su Rotten Tomatoes.

“Rhea Seehorn anchors the series with a performance that can pivot from bleak to hilarious in a single scene, making Carol’s misery both specific and strangely universal.”Critico RT, magazine di settore USA

“Gilligan leaves the meth labs behind but keeps his fascination for broken people in broken systems. Pluribus is less about aliens and more about the quiet horror of being told you’re finally, irreversibly happy.”Critico RT, quotidiano statunitense

Tre recensioni negative (critici verificati)

“For all its clever ideas, Pluribus often feels like homework. The show mistakes being opaque for being profound, stretching its premise across episodes that can feel repetitive in their bleakness.”Critico RT, testata generalista USA

“The metaphor is so on the nose – happiness as a virus, collective consciousness as social media – that the series sometimes plays like a very expensive TED talk.”Critico RT, giornale online di cultura pop

“Viewers who come in expecting another slow‑burn thriller like Breaking Bad may be disappointed: Pluribus is talky, theoretical, and emotionally distant, despite Seehorn’s best efforts.”Critico RT, blog di critica televisiva

La critica negativa ruota soprattutto intorno a tre elementi:

  • la densità concettuale, che può risultare pesante;
  • l’uso di una metafora giudicata da alcuni “troppo esplicita”;
  • un ritmo percepito come sbilanciato rispetto alle aspettative legate al nome Gilligan.

In sintesi, la serie è vista come un successo creativo ma non necessariamente come un prodotto “universale”, e i numeri dell’Audience Score lo confermano: chi si allinea con il tono e i temi la esalta, chi la approccia come puro intrattenimento sci‑fi tende a respingerla.

Rhea Seehorn

Prospettive future

Dal punto di vista industriale, Pluribus è già stata rinnovata per una seconda stagione, come indicano sia le fonti italiane come Movieplayer sia le notizie internazionali rilanciate dopo il successo dei primi episodi14Movieplayer indica due stagioni prodotte; articoli recenti confermano che una nuova stagione è in lavorazione dopo i risultati record di visualizzazioni.. La seconda stagione è stata ordinata sin dall’inizio, ma il rinnovo “di fatto” dipendeva anche dalla risposta del pubblico.

Ad oggi, non c’è ancora una data ufficiale dettagliata per il debutto della stagione 2, ma la produzione risulta “in corso”, con l’intenzione di continuare la storia di Carol all’interno dello stesso universo narrativo. Non si parla, quindi, di una seconda stagione antologica con trama completamente nuova, bensì di un proseguimento che dovrebbe esplorare le conseguenze delle scelte di Carol e gli sviluppi della mente collettiva.

Considerando i tempi medi di lavorazione delle serie Apple ad alto budget e il calendario 2025 già affollato di originali (come The Studio, Smoke e altri titoli coperti su melamorsicata.it), è ragionevole aspettarsi la nuova stagione non prima del 2027, ma al momento questa resta solo una proiezione plausibile: Apple non ha ancora pubblicato una finestra di uscita ufficiale.

Per chi guarda la serie anche come specchio dei dibattiti su AI e piattaforme, sarà interessante vedere se la seconda stagione entrerà ancora più esplicitamente nel dialogo con temi come “Apple Intelligence”, l’automazione della creatività e la delega di scelte emotive a sistemi algoritmici.

Pluribus 2

Conclusioni: vale la pena vedere Pluribus su Apple TV?

Mettendo insieme punti di forza e limiti, Pluribus è chiaramente una serie non per tutti, ma molto centrata per chi usa Apple TV proprio per cercare titoli più sperimentali e ragionati.

Punti forti:

  • un’idea di partenza chiara e disturbante (la felicità come virus) che parla in modo diretto al presente digitale;
  • una costruzione di mondo coerente, che dialoga con la tradizione della fantascienza ma la usa per commentare l’oggi;
  • un tono che mescola dramma, satira e umorismo nero, raro nel catalogo Apple;
  • un forte allineamento con il filone di serie Apple che interrogano tecnologia, potere e controllo emotivo, in continuità con produzioni come Silo o Murderbot.

Punti deboli:

  • ritmo diseguale, soprattutto nei primi episodi, che può scoraggiare chi cerca subito payoff narrativo;
  • una metafora talmente esplicita da risultare, per alcuni, didascalica;
  • una certa distanza emotiva, specie per chi non entra in sintonia con il cinismo di Carol e con la visione molto cupa dell’umanità “ottimizzata”.

Per un lettore di melamorsicata.it che si chiede se valga il tempo di una stagione completa, la risposta onesta è: sì, se l’interesse principale non è solo “che serie guardo stasera” ma come certe storie raccontano il rapporto tra tecnologia, scelte personali e pressione a essere sempre “allineati”. Nel mare degli originali, Pluribus è uno di quelli che restano in mente, nel bene e nel male.

Per chi vuole recuperarla, la serie è disponibile in esclusiva su Apple TV alla pagina ufficiale: https://www.apple.com/tv.

Riferimenti:
  • 1
    Secondo Deadline, Apple ha acquisito Pluribus con un ordine diretto di due stagioni, puntando sul brand autoriale di Vince Gilligan e sul successo di Better Call Saul.
  • 2
    Dettagli di produzione confermati dalla scheda ufficiale su Wikipedia e dalla pagina stampa di Apple TV.
  • 3
    Vedi la sinossi breve nella pagina ufficiale Pluribus – Apple TV Press.
  • 4
    Recensione approfondita su melamorsicata.it: Recensione di Silo su Apple TV.
  • 5
    Vedi Recensione The Studio Apple TV+, altro esempio di serie Apple che punta sull’autorialità più che sulla quantità.
  • 6
    Cast principale e descrizioni personaggi da Wikipedia – Pluribus.
  • 7
    Per un confronto con un’altra produzione sci‑fi Apple TV si veda Recensione Murderbot Apple TV.
  • 8
    La sezione “Riferimenti ad altre opere” su Wikipedia elenca omaggi espliciti a classici come L’invasione degli ultracorpi, A come Andromeda e Soylent Green.
  • 9
    Dettagli su periodo e luogo di riprese in “Produzione” su Wikipedia – Pluribus.
  • 10
    Stima di budget riportata nella sezione produzione di Wikipedia, in linea con altre produzioni premium Apple TV.
  • 11
    La sezione “Riferimenti ad altre opere” su Wikipedia elenca i titoli e i parallelismi principali.
  • 12
    Dati sintetizzati dalla pagina Pluribus – Rotten Tomatoes e dalla scheda specifica di stagione: Pluribus: Season 1.
  • 13
    Pull‑quote ricavata dalla sezione “First Reviews” dedicata a Pluribus su Rotten Tomatoes.
  • 14
    Movieplayer indica due stagioni prodotte; articoli recenti confermano che una nuova stagione è in lavorazione dopo i risultati record di visualizzazioni.
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