Il fatto che gli iPhone costino sempre di più in Italia non è un mistero. È accaduto con un po’ tutte le generazioni e di certo l’iPhone 6 e 6 Plus non faranno eccezione. Per esempio negli Stati Uniti il modello da 4,7” senza contratto da 16 GB costa 649 $ (502 €), mentre in Francia costa 709 € e in Germania 699 €.
In Italia i prezzi partono da 729 € e per tale motivo Codacons insorge. Nel suo sito l’associazione invita a non comprare gli iPhone in Italia, per protesta contro i prezzi più elevati rispetto agli altri paesi. Molto probabilmente sui prezzi italiani va ad incidere la pressione fiscale elevata. Mentre dagli USA all’Europa si applicano imposte di importazione e IVA, per il mercato Europeo incide solo l’IVA (che in Italia è ben il 22%) e l’equo compenso.
Mi sarei aspettato da Codacons un’analisi sui prezzi per provare che Apple stia facendo la “cresta”. Ma questa prova ancora non c’è. Speriamo che Apple dia una risposta ufficiale alle accuse.
Anche se Apple facesse la cresta farebbe benissimo, è marketing e gli italiani lo acquisterebbero anche a 1000€ solo il modello base. Infine, il Codacons sa solo arrabbiarsi ma poi nulla più; mi sembrano gli strilloni ahahahahahaa
Giusto Codacons! Tutti a casa di Paoliiiiiiii!!!!!
Siccome siamo in ItaGlia inizio ad avere un sospetto, non è che la Apple non abbia pagato qualche mazzetta? Troppo accanimento quando nella realtà in italia costa tutto di più non solo la Apple.
Ricordiamoci che negli USA i prezzi esposti sono sempre imposte escluse. Quella che noi chiamiamo IVA negli USA si chiama VAT. Nello specifico, ad esempio in Florida, ai 649$ va aggiunto un 7,5% di VAT. Se non erro, un 8,5% a New York.
qui siamo ancora alla confusione con Apple inc. (il produttore) e Apple Computer Italia srl (filiale italiana agenti di commercio e vendita materiale Apple):
Il prezzo lo decide la casa madre ma le tasse il governo italiano, quindi siccome Apple Inc non gliene fotte niente di cosa votiamo, se ce la dobbiamo prendere con qualcuno al massimo facciamolo con quelli giusti ovvero i distributori nazionali!
Io credo bisognerebbe paragonare la pressione fiscale nei vari paesi…