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Jenna Wortham è una giornalista del settore tecnologico della versione on line del “The New York Times”, lo stesso giornale dove lavora David Pogue. Lo scorso 12 maggio la giornalista ha pubblicato un bell’articolo sul mondo degli sblocchi per iPhone. Ha raccontato del mercato delle applicazioni a pagamento sulla piattaforma Cydia, ha citato la parola jailbreak e ha addirittura riportato alcune testimoniante, come quella di Mario Ciabarra, uno sviluppatore di applicazioni per jailbreak che dichiara candidamente: “scrivo applicazioni non autorizzate perchè l’iPhone è troppo spassoso per usarlo con le applicazioni simpatizzanti alla posizione di Apple“. Leggetelo l’articolo, è illuminante.

Cosa capeggia in home del giornale? Un bellissimo banner interattivo di Apple. Brava Apple, molto coerente. Con Melamorsicata fai la prepotente perchè siamo una piccola realtà, mentre con il NYT fai finta di nulla perchè sai che perderesti un alleato prezioso. Complimenti.

[via iSpazio]

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12 Comments

  1. Inutile fare moralismi, è il mercato…
    …comunque si parla di pratiche illegali perciò non vedo cosa ci sia di male se la Apple non voglia che si divulghino…

  2. Kiro però alla fine non te lo hanno tolto il banner Apple Store, ti è andata bene 😉

  3. @Niko: se ne parla NYT è legale e se ne parlo io no?

    @MacSaid: mi avevano detto che rescindevano entro oggi. Staremo a vedere.

  4. Scusate ma perché il lavoro di kiro dovrebbe valere meno di quello del New York Times?
    E poi che c’entra “il mercato”? Il mercato potrà anche avere regole ciniche, ma almeno che valessero per tutti! Altrimenti la conseguenza è la caduta della credibilità di Apple.

  5. Oddio, Il NYT non ha mica pubblicato la guida per lo sblocco dell’iPod touch… come ha fatto Ciro

  6. Apple fa davvero finta di niente, NYT è un’autorità enorme e in senso di cifre di visite è sicuramente diverso dalle piccole realtà espressi da blog (tra l’altro, blog come questi in cui forse c’è persino più autorità a parlare di certe cose che in tutto il sito di NYT).
    Ad ogni modo, cerca di lasciarti scivolare Kiro questi paragoni, fa male e immagino per un appassionato come te e come noi tutti, ma hai già fatto un gesto di rispetto della tua dignità degno di nota, quind sii orgoglioso e vai avanti per la tua strada. Adoriamo il tuo blog per questi principi, oltre che per la qualità degli articoli. Ciao e auguroni.

  7. @caffè deck: quando pubblicai la guida l’App Store neanche esisteva e attualmente non è funzionante poiché sfrutta una falla colmata da Apple. Quindi non arreca nessun danno.

    @luca t: grazie.

  8. Beh, scusate eh… ma è LOGICO che Apple applichi due pesi e due misure, come è logico che il contratto che ha Apple con Melamorsicata sia diverso da quello che ha con il NYT. Magari per Kiro si deve passare da un intermediario (che in questo caso ha agito per conto di Apple), mentre con il NYT Apple può permettersi di trattare direttamente (e chiudere un occhio su certe cose).
    Non ci vedo nulla di strano.. è il mercato dei grandi numeri (che fa il NYT rispetto a Melamorsicata)

  9. Giovy a me questa mentalità sembra molto italiana, far valere le leggi per i piccoli e per i potenti no. Se ci sono delle regole devono essere rispettate da tutti. Mi dispiace che tu ti stia abituando a questo sistema malato.

  10. sensa offesa kiro ma dire mentalità italiana è qualunquismo, non mi sembra che siano italiani 🙂 …sa molto di l’erba del vicino è sempre più verde che alla fin fine così non è….comunque un consiglio non roderti più di tanto il fegato..non lo meritano 😉

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