Una delle parole del 2011 è micropagamento. Quel sistema in virtù del quale le banconote di piccolo taglio dovrebbero sparire. Quando sarà lanciata la tecnologia NFC, che permette una comunicazione criptata tra lo smartphone e il sistema POS del venditore in un’area di 10 cm di distanza, queste transazioni diventeranno più veloci.
E se da un lato Google assume esperti di micropagamenti per preparare il suo sistema, mentre si vocifera di un possibile approdo di Apple in questo settore, Paypal, che ha già una piattaforma attiva, detta i suoi prezzi per queste transazioni. La società ha preparato il sistema “PayPal for digital goods” per pagamenti di massimo 12$.
La società ha previsto una commissione del 5% sull’importo totale più 5 centesimi fissi. Vale a dire che sulla somma massima, quindi 12 $, si pagheranno 65 centesimi di commissioni. Per funzionare, però, la commissione dovrebbe essere pagata dal venditore e non dall’acquirente.
[via thepaypalblog]
Kiro, il 5% di 12$ è 60 centesimi, quindi il totale è 65 centesimi. Se puoi correggi. Ciao.
Corretto grazie 😉