Qualche giorno fa abbiamo visto l’integrazione della frase “Offre acquisti In App” in quelle applicazioni nell’App Store che utilizzano questo sistema per sbloccare potenziamenti o servizi. Una forma di trasparenza generata a seguito di una class action di qualche mese fa.
Dopo alcuni problemi inerenti la visualizzazione di immagini di nudi femminili, o presunti tali, la trasparenza di Apple compie un ulteriore passo indicando l’età minima suggerita all’interno delle schede delle applicazioni. Attualmente questa informazione è presente nella versione dell’App Store per iOS.
Molto probabilmente questo non indica una possibile apertura verso il mondo dell’erotico. Probabilmente la società cerca soltanto di avere un paracadute nel caso di cause legali.
Se si è maggiorenni quell’informazione è del tutto futile, ma può essere interessante per comprendere quali applicazioni offrire ai bambini.
Una mossa azzeccata in quanto se dovesse accadere che un minorenne anche per sbaglio acquista app,come è accaduto portando ad un notevole addebito sulla carta di credito,la Apple legalmente non si deve preoccupare di alcun risarcimento . Giusto.