Come ad ogni lancio di un servizio di Apple, la società rende il servizio accessibile negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. iTunes Radio, lo streaming musicale della società, non fa eccezione e al momento è disponibile solo negli USA.
La società, però, sta lavorando per includere altri paesi per l’accesso a questo servizio che, ricordiamo, è gratuito mediante il supporto della pubblicità. Pubblicità che è possibile eliminare mediante la sottoscrizione del servizio iTunes Match al costo di 24,99 € l’anno.
Nei primi mesi del 2014, quindi, si aggiungeranno altri paesi anglofoni come la Gran Bretagna, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. Ma perché è più facile coprire i paesi anglofoni? Alla base del problema, in questo caso, c’è la difficoltà di stringere accordi con ogni singolo paese.
Anche se Apple lo ha chiesto diverse volte, l’Unione Europea non ha ancora creato una legislazione unica per i diritti d’autore per la musica. Se questo processo fosse stato portato a compimento si potrebbe firmare un accordo per l’intera area europea e avere accesso ai servizi di Apple in tutti i paesi membri.
A quanto pare il processo di armonizzazione è ancora lontano dall’essere applicato a tutti i campi. La UE deve ancora lavorare molto per rendere il mercato più fluido.