
Una delle scene più classiche nei film di azione è l’apertura della porta mediante il riconoscimento facciale. Di solito il miliardario di turno posiziona la faccia di fronte un sensore per accedere al caveau con la tecnologia rivoluzionaria. Il cattivo fa di tutto per aggirare il sistema e di solito ci riesce tagliando la testa al miliardario.
Ma al di là della fantascienza, c’è qualcosa di reale che Apple ci ha mostrato durante l’ultimo Keynote: il Face ID. In realtà il sistema di riconoscimento facciale non è nuovo. È stato usato già in altri smartphone in precedenza, ma questa volta siamo di fronte ad una tecnologia completamente diversa, così come erano diversi il touchscreen e il Touch ID di Apple.
Visto che non possiamo considerare tutte le automobili uguali solo perché tutte hanno 4 ruote, non è possibile considerare le tecnologie del riconoscimento facciale tutte uguali, solo perché tutte passano dal volto.
Apple costruito un sistema molto diverso da quello visto presso altri concorrenti, come Samsung o LG. La società ha lavorato per anni e anni alla tecnologia, considerando che i primi brevetti risalgono al 2010. Viene quasi da pensare che lo studio sul Face ID e il Touch ID andassero di pari passo.
Inoltre sono stati fatti enormi investimenti acquistato aziende esterne, come Emotient, PrimeSense, RealFace e SensoMotoric. Come rivela anche John Gruber, che ha sentito persone che lavorano nell’azienda, non è vera quella voce che dichiarava l’eliminazione del Touch ID sotto lo schermo degli iPhone X per problemi di produzione. Apple ha eliminato il Touch ID negli iPhone X già un anno fa, durante la costruzione del prototipo, perché gli ingegneri di Apple si sono accorti che la tecnologia funzionava semplicemente molto bene. Ma come funziona?
In pratica, come avviene nel Touch ID, bisogna creare un’impronta di riconoscimento che viene salvata in locale nel chip Secure Enclave. Questo significa che è tecnicamente impossibile far uscire l’informazione fuori dal telefono. Con grande gioia per chi ha paura della privacy, smentendo i complottasti che millantano una raccolta di volti di massa.
A differenza del sensore dei polpastrelli, che permetteva di conservarne fino a 10 diverse, con Face ID si può conservare un solo volto. Questo significa che non possiamo caricare anche il volto del partner o di un parente per sbloccarlo, cosa che avviene con il Touch ID integrando le impronte di altre persone.
Per registrare il volto si passa per il sistema TrueDepth. Questi è composto dalla fotocamera ad infrarossi (distinta dalla fotocamera per le foto), da un sensore ad infrarossi e da un proiettore di punti. In pratica i primi due sensori mettono a fuoco il viso, anche al buio, e il terzo crea una mappa in 3D del volto registrando 30.000 punti, prendendo in considerazione le zone di occhi, naso e bocca.
La ricostruzione 3D del volto è molto più sicura dei sistemi che usano semplicemente la fotocamera, come fanno i concorrenti, perché non può essere raggirato con una foto e neanche con una maschera professionale. Apple ha lavorato con gli esperti dei costumi di Hollywood per accertarsene.
E se con il Touch ID abbiamo la verifica di un falso positivo ogni 50.000 prove, per il Face ID i falsi positivi si verificano uno ogni milione di prove. Il sistema funziona anche se il vostro viso cambia negli anni, e se indossate occhiali da vista, vi fate crescere la barba, cambiate il taglio dei capelli, indossate un cappello, mettete una sciarpa e così via. Risultato ottenuto studiando un miliardo di foto, che hanno permesso di realizzare un sistema in grado di supportare i tratti somatici di varie etnie.
Alla base c’è un sistema neurale, gestito dal nuovo chip A11 Bionic, che mette in relazione i dati mediante il machine learning e registra automaticamente i cambiamenti sul nostro volto. Cosa che non avviene nei sistemi della concorrenza.
Gli unici elementi che possono imbrogliare il sistema sono due: il primo è la difficoltà nel riconoscimento con gli occhiali da sole che schermano i raggi ad infrarossi. In questo caso il riconoscimento potrebbe fallire. Il secondo è con i gemelli. Se avete un fratello gemello c’è la possibilità che questi riesca a sbloccarvi il telefono. Ma se non potete fidarvi del gemello, credo che ci siano problemi più gravi da affrontare rispetto la gestione di un iPhone.
C’è ancora da valutare la velocità del sistema di sblocco. Mentre con il Touch ID basta premere il pulsante Home, con Face ID bisogna prima attivare lo schermo per avviare il riconoscimento1. Qui viene da pensare che il sistema sia più lento di quello precedente. Nel mentre si attiva lo schermo dell’iPhone X facendo tap sullo schermo, con il Touch ID quel tocco sullo schermo diventa anche lo sblocco del dispositivo.
Questo è sicuramente un handicap che probabilmente sarà risolto solo in futuro, con versioni di Face ID più rapide, così come negli anni è stato velocizzato lo sblocco con il Touch ID.
E se un ladro ci sfila il telefono e ci chiede di guardarlo? Apple fa sapere che per sbloccare il telefono bisogna guardare lo schermo, quindi se non ci si avvicina troppo e non lo si guarda il telefono resta bloccato. In via precauzionale, se abbiamo il telefono in mano e qualcuno ci intima di consegnarlo, faremo bene a tenere premuto il pulsante laterale e il pulsante del volume + fino a sentire l’attivazione della funzione SOS2. Questo, oltre a chiamare i soccorsi, blocca il Face ID.
In sostanza, quindi, il sistema potrebbe essere una valida alternativa al Touch ID. Secondo alcuni dipendenti di Apple, che hanno aiutato nella fase beta, presto si scopre che il sistema funziona molto bene e si ha la sensazione che qualcosa non va tornando al Touch ID.
Restano in sospeso alcune domande che verranno risolte solo quando sarà disponibile, per esempio: gli sviluppatori avranno accesso al Face ID? Le app che attualmente funzionano con il Touch ID, dovranno essere aggiornate o funzioneranno automaticamente?
Vi ricordo che le risposte dovrebbero arrivare il 3 novembre, quando l’iPhone X sarà in vendita e arriverà nelle mani di milioni di persone. In quel momento scopriremo se il riconoscimento facciale è veramente il futuro.
Il Touch ID per precisione consente di raccogliere 5 impronte e non 10.