Il remarketing è quell’attività che consente di convincere i dubbiosi negli acquisti. In pratica immaginate di visitare la pagina di un nuovo cappello, ma non siete tanto convinti che vi piaccia fino in fondo. Mentre visitate altri siti vedete che appare sempre l’immagine di quel cappello.
Molte persone vedendo lo stesso oggetto sotto gli occhi poi si convincono a prenderlo, effettuando il passo finale. Ma è anche vero che voi nella pagina del cappello potreste esserci finiti per sbaglio, quindi vederlo ovunque potrebbe solo infastidirvi.
Per questo motivo, con macOS High Sierra, sarà possibile bloccare il tracciamento dei siti nelle impostazioni della privacy. Una possibilità che ha fatto infuriare alcune aziende di pubblicità.
In una lettera aperta, pubblicata da AdWeek, alcune associazioni che rappresentano migliaia di aziende nel settore, chiedono ad Apple di ripensarci, perché questo potrebbe danneggiare il business model di molte società e causare un calo del fatturato.
A tal proposito Apple ha risposto alle accuse mediante The Loop:
Apple crede che le persone abbiano il diritto alla privacy. Safari è il primo browser a bloccare i cookie di terze parti mediante la Intelligent Tracking Prevention, che è il metodo più avanzato per la protezione della privacy degli utenti.
Se volete approfondire come funziona l’Intelligent Tracking Prevention esiste un post sul blog di WebKit che ne spiega il funzionamento.
Era ora finalmente.