Apple fatica ancora nell’affermarsi nel settore della domotica. La società ha realizzato un sistema sicuro e funzionale: HomeKit. Se da un lato gli utenti chiedono il pieno supporto ad HomeKit, dall’altro lato i produttori di accessori non sembrano particolarmente attenti alla richiesta.
Per agevolare la compatibilità la società ha anche eliminato l’obbligo del chip proprietario. Ora non c’è bisogno di acquistare un apposito chip da un elenco di partner certificati, il che faceva aumentare i prezzi degli accessori, ma basta seguire dei parametri ben precisi per garantire la sicurezza agli utenti.
Per favorire ulteriormente la diffusione, Apple sta studiando i circuiti più importanti che si stanno creando nel settore. A tal proposito ha deciso dei entrare nel Thread Group. La partecipazione richiede di pagare 65.000 $ annui a cui si aggiungono 35.000 $ di iscrizione. Questo consente di far parte attivamente del gruppo, prendere decisioni e approvare le specifiche.
Il Thread Group mira a creare un ecosistema di dispositivi compatibili. Una sorta di HomeKit multipiattaforma, tendendo in mente parametri come l’autonomia delle batterie, la sicurezza, la gestione della rete WiFi tra gli accessori e così via.
Far parte di questo gruppo convincerà sempre di più i produttori di accessori integrare HomeKit, al fine di rendere questo sistema compatibile con l’ecosistema Thread.