La realizzazione di chip per smartphone in grado di raggiungere le stesse performance dei computer non è solo utile per i videogame in 3D o per il machine learning, ma anche per consentire di costruire strumenti tecnici portatili. Ne è un esempio ciò che sta accadendo in Uganda.
Come riporta il New York Times, in Uganda l’emergenza delle cure mediche e il basso budget per la medicina generano la necessità di trovare soluzioni veloci ed economiche. Come hanno raccontato i dottori William Cherniak e Rodgers Ssekawoko Muhumuza, nei campi si utilizza un iPhone e un dispositivo che si collega alla porta Lightning.
Il dispositivo è un ecografo portatile che utilizza l’iPhone come computer. Questi, attraverso un’app, permette di elaborare i dati ricevuti dall’ecografo in tempo reale, in modo da analizzare le aree interessate in poco tempo, con poco budget e velocemente.
Il dispositivo si chiama Butterfly iQ e costa 1.999 €. Un ecografo da ospedale costa circa 23.000 €. Esistano anche degli ecografi portatili dal prezzo compreso tra i 1.500 e i 5.000 €.
Resta il fatto che il Butterfly iQ dimostra che l’avanzamento tecnologico degli smartphone può avere ricadute positive non solo nel mondo delle app, ma anche in ambiti diversi dove la tecnologia consente di tagliare i costi e intervenire dove non sarebbe stato possibile intervenire.