
Abbiamo bisogno di una porta comune in tutti gli smartphone. Ce lo chiede l’Europa. In realtà da ciò che leggo in giro sono tutti d’accordo nell’avere la porta USB-C in tutti gli smartphone. Uno standard che permetterebbe di usare lo stesso cavo per ricaricare tutti i dispositivi. Evitando di andare in giro a chiedere un cavo compatibile con il proprio smartphone quando lo si lascia a casa, oltre a ridurre i rifiuti elettronici.
A tal proposito la Commissione Europea ha votato la risoluzione risoluzione 582-40 del 31/01/20 che spinge all’uso della porta USB-C in tutti i modelli di smartphone venduti in Europa. In realtà i produttori di device possono ancora rifiutarsi.
Per avere un obbligo ci sarebbe bisogno che la risoluzione passi il vaglio del Parlamento Europeo il prossimo luglio, diventando una legge a cui tutti dovranno adattarsi. Apple, quindi, potrebbe intraprendere tre strade:
- sperare che la legge non passi, quindi progettare il prossimo iPhone usando la porta Lightning;
- produrre il prossimo iPhone con porta Lightning e pagare una multa;
- non correre il rischio di sanzioni e integrare la porta USB-C indipendentemente dalla decisione europea.
Oppure potrebbe integrare addirittura la porta Thunderbolt 3 che è compatibile con l’USB-C. Decisione presa nei MacBook. In questo modo avrebbe l’uso di ben due standard in una sola volta, garantendo velocità di trasferimento dati fino a 40 Gbps.
La giapponese MinibeaMitsumi ne ha realizzato un modello compatibile con lo standard IP68 per resistere all’acqua. Quindi la porta sarebbe già pronta per gli iPhone impermeabili. Attualmente le porte USB-C arrivano a 10 Gbps.
La società si convincerà prima o poi ad adottarla?
