Ve li ricordate gli anni ‘90, quando si diceva che il futuro sarebbe stato sempre più legato ai microchip, processori, computer e altro hardware, tanto che avremmo visto questa tecnologia un po’ ovunque?
Bene signori, ci siamo. Siamo proprio in quel momento profetizzato 30 anni fa. I chip sono veramente ovunque, dagli orologi fino agli occhiali, passando per le auto e arrivando alle biciclette. Sono talmente ovunque che si fa fatica ad averne abbastanza per tutti. Complice anche la pandemia, che ha ridotto la capacità produttiva, a oggi si fa fatica ad avere processori per tutti.
Questo porta a due effetti negativi: da un lato la scarsità porta all’aumento dei prezzi, quindi non ci dovremmo meravigliare se tra qualche mese i dispositivi diventeranno più costosi. Il secondo effetto è che i tempi si dilateranno. Per avere un dispositivo bisognerà attendere più tempo. Compreso per quelli di Apple.
Qualche mese fa si vociferò dell’arrivo di un nuovo MacBook Pro per la WWDC 2021. La sua presenza fu anche “confermata” dall’uso di TAG appositi nei video di YouTube di Apple. In pratica pare che il computer fosse pronto. L’unico motivo per il rimando è da imputare proprio al processore. Pare che Apple non sia riuscita a ottenere sufficienti processori per avviare la produzione in massa e quindi le vendite.
L’uso del SoC M1 in quasi tutti i prodotti, dagli iPad fino agli iMac, pare sia dettato proprio per ridurre la difficoltà di approvvigionarsi di unità sufficienti per vendere milioni di unità. Oltre ai conseguenti risparmi generati da economie di scala producendo un unico modello di processore per tutti i prodotti.
La crisi dei processori potrebbe durare ancora qualche anno, generando ritardi sui lanci dei prodotti di Apple. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, infatti, per il 2021 ci saranno solo nuovi MacBook Pro con processori M2 previsti per la fine di quest’anno. Per i MacBook Air, invece, bisognerà attendere addirittura il prossimo anno.
In pratica la società ha dovuto scegliere tra il modello top di gamma e il modello più economico, preferendo dare i processori al primo. Il 2021 potrebbe diventare quindi un anno senza aggiornamenti hardware per il MBA.
E per l’iPhone? Al momento è poco probabile un rimando dell’iPhone 13. Si tratta pur sempre del prodotto a maggior valore in termini di fatturato per la società. Ottenerne uno, però, potrebbe richiedere qualche settimana più del normale.
Se c’è un settore che attualmente non è in crisi, quindi, è proprio quello dei processori. Siamo in una situazione di piena occupazione: il mercato fagocita ogni singola unità prodotta.