
Qualcuno l’ha definito un Apple Watch serie 6s, ma in realtà la serie 7 porta qualche elemento di differenza in più rispetto alla generazione precedente. Per scoprire cosa c’è di vero bisogna aprire il dispositivo e analizzare.
Operazione che ha effettuato iFixIt smontato l’ultimo smartwatch di Apple. La prima cosa che si nota sollevando lo schermo, punto che serve ad accedere al resto dell’hardware, è la mancanza della porta diagnostica nella parte bassa del dispositivo. Porta usata in passato da Apple per effettuare la diagnosi dell’hardware.
Ora questo tipo di diagnosi sarebbe effettuata con un dock magnetico in grado di attivare una connessione wireless con la frequenza dei 60,5 GHz.
Semplificato anche l’attacco dello schermo OLED. Mentre prima il cavo flessibile prevedeva due attacchi, ora è previsto un singolo attacco. Questo renerebbe più semplice lo sgancio del display da sostituire. La semplificazione sarebbe stata raggiunta integrato il pannello touch direttamente nello schermo.
iFixIt ipotizza che questo è il motivo dei ritardi nella produzione degli Apple Watch, richiedendo uno slittamento in avanti di 2 settimane per l’inizio delle vendite.
La batteria del modello da 41 mm è da 1,094 Wh, cioè il 6,8% più potente della precedente da 1,024 Wh. Il modello da 45 mm è da 1,189 Wh, in aumento dell’1,6% rispetto alla precedente da 1,17 Wh. Queste percentuali non si traducono in aumento dell’autonomia che resta a 18 ore. Servirebbero a compensare l’aumento delle dimensioni del display.
Altra novità è correlata alla certificazione IP6X che ora copre anche la resistenza alla polvere. Questo significa che potremo usare il nostro Apple Watch al mare senza temere che la sabbia penetri al suo interno. Oppure fare sport che prevede polveri e terra senza temere di romperlo.
Il segreto di questa resistenza è una rete di protezione sullo speaker.
In generale iFixIt ha dato un voto di 6 su 10 per la riparabilità. Lo schermo e la batteria possono essere sostituiti senza troppi drammi. Ovviamente se si rompe il processore o un sensore integrato nel blocco unico non è possibile riparare nulla. La mancanza della porta diagnostica rende le riparazioni più semplici.





