Apple Park
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Ogni società per azioni ha un consiglio di amministrazione con un presidente che supporta il CEO durante le grandi decisioni, il CEO che riceve la delega di gestire l’azienda, alcuni dirigenti esecutivi e, a capo di tutto questo, c’è chi possiede l’azienda: gli azionisti.

Gli azionisti hanno messo il capitale e chi ha il capitale ha il potere. Di certo il legislatore ha ancora più potere perché deve vigilare con tutti gli organi preposti, ma chi ha il vero potere è chi ha più azioni. Gli azionisti possono per esempio mandare a casa il consiglio di amministrazione e il CEO.

Questo potere si esercita durante un solo evento: l’assemblea degli azionisti. È durante questo meeting in plenaria che si gioca il potere. Gli ha più azioni decide. Chi ha messo più soldi sul piatto comprando azioni, quindi chi si fa carico del maggior rischio di impresa, comanda.

La prossima assemblea degli azionisti si terrà da remoto il 4 marzo 2022 alle ore 18:00 italiane nel sito preposto. Per parteciparvi ovviamente bisogna avere delle azioni Apple con diritto di voto. La scelta della modalità da remoto è dettata dalla pandemia in corso.

Ma cosa si voterà? Essenzialmente ci sono 10 punti all’ordine del giorno. Di cui per i primi 4 punti la dirigenza di Apple suggerisce di votare a favore e per i restati 6 punti la dirigenza suggerisce di votare contro. Vediamoli:

1. La conferma del consiglio di amministrazione attuale

Confermare il consiglio di amministrazione composto da James Bell, Tim Cook, Al Gore, Alex Gorsky, Andrea Jung, Art Levinson, Monica Lozano, Ron Sugar e Sue Wagner.

2. Revisore dei conti

Confermare Ernst & Young quale azienda per la revisione dei conti. Questa società effettua un audit indipendente ed esterno sui conti di Apple per verificare che non vi siano dati falsi in bilancio. L’azienda effettua questi audit per Apple sin dal 2009.

Nel 2021 la revisione dei conti costò 22,2 milioni di $.

3. Approvare le compensazioni dei dirigenti esecutivi

Negli anni passati questo punto ha ricevuto in media il 95% di approvazioni. Ogni esecutivo riceve in media tra stipendio e bonus in azioni circa 26 milioni di $ l’anno.

4. Employee Stock Plan

Apple utilizza le milioni di azioni riacquistate ogni anno per distribuire dei bonus ai dipendenti. Quindi si chiede agli azionisti di approvare il piano.

Negli ultimi 3 anni i dipendenti hanno ricevuto 471,9 milioni di azioni in bonus. Ovviamente la parte più grande della fetta è andata agli esecutivi.

5. Approfondire l’Incorporation

Si chiama Apple Inc. e Inc. sta per Incorporation. Un gruppo di azionisti ha chiesto di modificare lo statuto di Apple per aggiungere a esso finalità di Social Purpose Corporation, vale a dire obbligare Apple a destinare parte del fatturato per progetti sociali.

Progetti che possono riguardare la beneficenza, i benefit per i dipendenti, per i fornitori, i clienti, ma anche perseguire l’ecosostenibilità. Tutte cose che Apple fa già, ma che i dirigenti non vogliono sia messo in statuto e reso obbligatorio.

In pratica la logica che spinge i dirigenti a schierarsi a sfavore della proposta sta nel fatto che al momento Apple naviga nell’oro, ma nel lungo periodo le cose potrebbero non sempre andare così. Perseguire obbligatoriamente dei fini sociali potrebbe caricare Apple di costi pericolosi da gestire.

6. Report di trasparenza

Un gruppo di azionisti vorrebbe che Apple pubblicasse report con maggiore trasparenza, soprattutto in merito ai rapporti con la Cina e il regime censorio richiesto alla società.

Ovviamente la dirigenza dichiara di rispettare semplicemente le leggi cinesi, quindi non c’è bisogno di maggiore trasparenza.

7. Trasparenza sui lavoratori sfruttati

Apple ha segnato questa proposta come “Risolta” in quanto per i suoi 200 fornitori c’è già il Codice di Condotta dal 2005 e le politiche di diritti umani dal 2020. Inoltre la società si è espressa con tolleranza zero per lo sfruttamento del lavoro e nel solo 2020 ha svolto 1.121 indagini presso i fornitori, somministrando anche 57.000 sondaggi anonimi ai 196.000 dipendenti di 135 fabbriche.

Dal 2008 Apple ha ottenuto il rimborso per gli straordinari girando 32,4 milioni di $ a 36.980 dipendenti. Sempre dallo stesso anno sono stati formati 21,5 milioni di dipendenti per far comprendere loro quali sono i loro diritti.

Dal 2007 la società pubblica annualmente un report di trasparenza con tutti i dati ricavati dalle indagini.

8. Pagamenti equi

Questo gruppo di azionisti porta in prova uno studio che dimostrerebbe che nelle grandi aziende non c’è equità di stipendio tra uomo e donna, neri e asiatici. Lo stesso report dichiara che le donne raggiungeranno lo stipendio degli uomini nel 2059 e le donne nere nel 2130. Le donne asiatiche addirittura nel 2224.

Gli azionisti chiedono quindi ad Apple di calcolare le medie degli stipendi tra le donne, tra gli uomini, tra i neri, gli asiatici e le minoranze e compensare la quota che manca per piallare tutti gli stipendi e renderli uguali.

La dirigenza si oppone dichiarando di garantire l’equità dal 2017, fissare quote di assunzioni per le minoranze e non fare proposte di stipendio per le assunzioni usando come parametro lo stipendio precedente. Quest’ultimo per evitare che distorsioni inique del passato possano essere portate avanti.

9. Diritti Civili

La società ha segnato come “Risolto” anche questo punto. Un gruppo di azionisti chiede che la società si faccia carico dell’impatto nella comunità con politiche per i diritti civili.

La dirigenza dichiara di farlo già con il piano Human Rights Policy partito nel 2020. Nella tesi di Apple viene riportata la politica di inclusione della società che ha portato a una crescita del 50% di dipendenti neri nella società e l’80% di dipendenti ispanici.

Inoltre la società dichiara che numerosi eventi e progetti cadono sotto il cappello di Familia@Apple, la Apple Asian Association, la Apple Indian Association, Black@Apple, Indigenous@Apple, Pride@Apple e Women@Apple.

10. Clausole di occultamento

Anche questo punto è stato segnato come “Risolto”. Un gruppo di azionisti ha chiesto dei rischi sull’utilizzo delle clausole occultate al pubblico.

Nello specifico la questione è quella di #AppleToo di cui abbiamo trattato in passato. Un gruppo di azionisti vuole sapere perché Apple sta occultando queste accuse pubbliche che alcuni dipendenti stanno muovendo verso la società, chiedendo un inchiesta e maggiore trasparenza.

La dirigenza ovviamente dichiara di lavorare per creare un ambiente sereno e di avere policy chiare a supporto dei diritti dei dipendenti. Inoltre ci sono processi interni per segnalare i presunti abusi, tra cui un sito interno chiamato Business Conduct per chiedere supporto.

Il punto 10 dell’ordine del giorno è probabilmente il punto più critico di tutti, soprattutto visto il peso mediatico della questione. Apple potrebbe non ottenere la caduta della proposta ed essere sottoposta a una serie di indagini molto rigorose per valutare la veridicità dietro alcune accuse.

Scopriremo il responso della votazione il prossimo 4 marzo.

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